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Anno edizione: 2020
Anno edizione: 1994
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Questo romanzo, pur nella sua autonomia, fa parte di un ciclo a cui appartengono, oltre a "Il trono di legno", anche "Regina di Saba" e "Gli dèi torneranno". Questi ultimi due romanzi non appaiono in catalogo. Sarebbe pertanto opportuno che iBS volesse cortesemente mantenere l'indicazione del mio sito: http://bartolomeodimonaco.interfree.it/Letture.htm , dove è possibile reperire le schede relative ai due suddetti romanzi, utili per seguire i riferimenti che si incontrano nel mio commento a "La carrozza di rame". Il romanzo ha un inizio travolgente, che ci lascia col fiato sospeso, abbagliati da una scrittura che, più asciutta che altrove, non ha perduto il suo fascino di magia e di mistero. Un giovane, Alain, deve sposarsi con una ragazza, Valentina De Odorico, che vive in un paese, Malvernis, che ha la cattiva fama di portare sventura. Ma la ragazza è troppo bella perché Alain, che vive in un paese a quattro ore di distanza, Gallerio, si lasci intimorire, anche se un po’ di paura lo accompagna. Prende la sua carrozza color rame e parte per andarsi a sposare. Ma sin dal mattino sono comparsi segni nefasti che lo mettono in ansia, e sventure che lo fanno giungere in ritardo alle nozze, quando ormai sembra che il matrimonio sia sfumato e la sposa si è già ritirata piangendo. Lo sposo, superati gli impedimenti del fato, finalmente convola a nozze. Ma la mattina, Caterino, un personaggio che sembra abbia il dono di fiutare i misteriosi avvenimenti, lo vede partire a gran galoppo, con “i capelli neri allargati attorno alla testa come trucioli di ferro”, e da quel momento nessuno sa più nulla di lui. Chi ricorda questi fatti è Emilio, il figlio di Valentina, nato da quel matrimonio sfortunato. Memorie di avvenimenti realmente accaduti e di leggende fanno, come sempre, capolino nei romanzi di Sgorlon, e la loro funzione è chiara e perentoria: il passato, ancora lui, non se n’è mai andato da noi; è lui che tesse il filo e colora la nostra vita. Senza la sua costante presenza, attraverso i suoi segni misteriosi, sare
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