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Bello, bello, bello. Più di tutti mi son piaciuti: il racconto di Alichino perché era divertente. Mi è piaciuto il racconto sui musicisti perchè sono musicista anche io, suono il piano. Mi è piaciuto giù dai canali perché era intrigante, non sapevi cosa aspettarti. Mi è piaciuto quello americano perché era un bel thriller, e faceva paura. Mi è piaciuto quello ambientato nel futuro perché non me l'aspettavo. Mi è piaciuto quello di Michela, perché mi sono immedesimata molto. Non mi sono piaciuti tanto solo quello della peste e quello dei tre appestati e le orgie, troppo volgari. Comunque Consigliato!
Ho terminato ieri la lettura di questi racconti (Racconto ?), e la prima parola che mi viene in mente per descrivere la raccolta è : inquietudine. Tra labirintiche calli Veneziane, tra presente, passato ed addirittura il futuro della Città, il Carnevale, con tutte le sue sfumature. Non nego di essermi avvicinato a questo libro su suggerimento di amici che hanno anche collaborato all'opera, ma il mio impatto con ognuno di questi racconti (anche delle "non conoscenze") è stato estremamente "tangibile", "reale". Solitamente non mi lascio suggestionare tanto facilmente dalla scrittura, anche perché, diciamocelo, struttura e temi di molti libri moderni sono nonostante tutto abbastanza "standard", prevedibili a tratti. Ma qui ho trovato qualcosa di diverso, anche sperimentazione, un "osare", molto interessante. 12 maschere per 12 racconti, tutte legate da un sottile filo invisibile, tra tradizione e suggestione, 12 autori ed una collaborazione a creare una perfetta cornice per un susseguirsi di quadri su una tela comune, Venezia, la Venezia Mistica, la Venezia della Repubblica e Massonica, la Venezia della Tradizione e delle Maschere. Che cosa poi si nasconda realmente dietro queste maschere, a voi scoprirlo.
Il progetto mi pare più organico, più amalgamato del precedente Archetipi, e si percepisce la fatica e la cura che sta sotto determinate scelte. Venezia si sente, non è solo uno sfondo, ma si amalgama con le storie. E' viva, raramente mi è capitato di leggere un libro in cui la città non fosse mero pretesto. Qui siamo davvero a Venezia, in Italia. E si sente. E' tutto oro? No. Nonostante il livello più che buono il libro mi sembra un gradino inferiore al precedente. Ci sono storie molto valide anche qui, ma il livello medio complessivo mi sembra leggermente inferiore.
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