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Un viaggio tragicomico nei meandri di una campagna politica, in cui emergono ambizioni indicibili, inganni, mezze verità, menzogne palesi, tensioni sepolte e conflitti nella vita privata.
«Uno dei romanzi più divertenti di David Trueba.» - Time Out Madrid
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Il romanzo più noioso di quest'anno. Abbandonato a pagina 100. Non ho tempo da perdere a leggere brutti libri.
David Trueba (1969) scrittore e regista spagnolo, fratello di Fernando, è noto anche in Italia per i suoi romanzi (ricorderei l’ottimo “Quattro Amici”) è per alcuni film, soprattutto “La vita è facile ad occhi chiusi” che racconta le traversie di tre emarginati che viaggiano in auto attraverso la Spagna del 1966 nel tentativo di incontrare John Lennon che si trova ad Almeria per girare un film. Indimenticabili le interpretazioni Javier Cámara e Natalia de Molina. “Cari bambini” è del 2021, racconta di un viaggio in pullman che attraversa la Spagna per la campagna elettorale di un partito di destra. Partito di corrotti, inquisiti, truffatori e condannati che sceglie come candidata Amelia Tomás, docente universitaria sessantenne e piuttosto sprovveduta, accompagnata nel viaggio da Carlota, Tania, Aitana Banana e altri personaggi minori. Il romanzo è una lunga esposizione che Basilio fa del viaggio, narrazione indirizzata ad Amelia. Basilio è un fallito, ex giornalista senza futuro e speranza, talmente obeso che viene soprannominato l’ippopotamo. In questa narrazione non si salva nessuno, se Basilio è cinico e corrotto in maniera spudorata e volgare, il resto del mondo lo è altrettanto, forse più ipocritamente, ma con gli stessi “ideali”. La campagna elettorale dell’autore è tutta rivolta ai partiti di destra, Amelia e i suoi “Corvi” devono combattere con altre due formazioni che hanno idee molto simili o peggiori. C’è anche la sinistra, una sinistra senza presente e senza possibilità di riscatto. Tutto questo potrebbe svolgersi ugualmente in Italia, basterebbe cambiare i nomi dei protagonisti e delle città. Ottima la traduzione di Pino Cacucci. I “cari bambini” del titolo sono gli elettori.
Recensioni
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