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Catalogo della mostra tenutasi pressoil Museo del Corso, Roma, 20 novembre 2007 - 20 marzo 2008. Presentazione di Zheng Xinmiao. Introduzione di Gian Carlo Calza. Testi di Gian Carlo Calza, Giovanni Stary, Michele Alberto Matteini, Erica Yao, Nicoletta Celli. Dettagliato apparato di schede critico-storiche delle opere. Numerose illustrazioni a colori e in bianco e nero. Bibliografia
4to. pp. 222. . Molto buono (Very Good). . . .Oltre 300 capolavori mai visti in Italia provenienti da uno dei più maestosi, imponenti complessi museali al mondo, la Città Proibita, per raccontare la vita di corte e il fasto che la Cina conobbe sotto il regno dell'imperatore Qianlong (1711-1799), letteralmente regno della “Grandiosità Cosmica”, considerato l'apogeo politico e culturale dell'ultima dinastia regnante sul Paese di Mezzo (1644-1911). La stirpe dell'imperatore Qianlong, dall'originaria Manciuria, aveva conquistato la Cina nel 1644. Occupando Pechino e assumendo il nome dinastico di Qing “purezza”, si era insediata nella celebre Città Proibita edificata dai Ming nel XV secolo. Con le campagne militari e i viaggi nelle regioni più lontane del grande sovrano, la Cina di Qianlong si estese a tal punto da diventare il secondo più vasto impero territoriale della storia con confini più ampi anche dell'attuale Repubblica Popolare, nonché il più popoloso. Assertore della sovranità come funzione e istituzione religiosa e universale, durante il suo regno Qianlong modificò, ampliò e abbellì anche la Città Proibita, la più ampia reggia della Terra con i suoi 9.000 tra saloni e stanze.
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