Luna di miele a Cape May

Sono sempre incuriosita da un'autrice al suo primo romanzo! Dopo qualche romanzo più "costruito" di autori noti, avevo voglia di novità e mi sono lasciata convincere dalla freschezza di una giovane coppia anni '50 dell'America rurale alle prime armi con la vita coniugale. La storia narrata è in sé molto semplice e pronta a mettere a nudo la goffaggine e l'inesperienza dei due giovani protagonisti. Tuttavia, nello stesso tempo riesce, a mio avviso, a centrare le fragili dinamiche che si celano dietro il matrimonio e che potrebbero minarne l'equilibrio se non affrontate con la giusta dose di consapevolezza e spontaneità. Ho apprezzato la fluidità della scrittura e la descrizione particolareggiata dei luoghi, tanto quella delle case vittoriane di Cape May quanto quella di una desolata località di mare fuori stagione. La lettura nel complesso è "frizzante" e distesa, più sentimentale nella prima parte, nella seconda più "disperata". Ritengo comunque che il romanzo abbia un che di affascinante e premio l'esordio dell'autrice!

Effie Tarleton e Henry Faircloth, lei 18, lui 20 anni, si recano a Cape May, in New Jersey, per la luna di miele. Sono timorati di Dio al punto di recitare le preghiere serali e prima dei pasti, alquanto ignari delle 50 sfumature di grigio del sesso. Quivi incontrano Clara, una vecchia conoscenza di Effie; Max, playboy irriducibile e amante di Clara e Alma, affascinante e misteriosa sorellastra di Max. Il trio in pochi giorni li avvolge in un bozzolo di allusioni sessuali poco velate, al punto che Effie ed Henry, caduto il velo della loro timidezza, si scatenano in coiti selvaggi, fin troppo dettagliati da Chip, l’autore del romanzo. Così, le poche settimane che trascorrono a Cape May non solo introducono i due neofiti ai misteri del sesso, ma li inducono a palesi tradimenti reciproci, una liberazione sessuale che lascerà tracce profonde nella loro vita. Henry addirittura pensa a una fuga amorosa con Alma. E’ indubbio che Chip sia un abile scrittore, accurato e meticoloso nella descrizione degli interni e della natura che li circonda, però vi sono vistose pecche nel racconto. A parte il fatto che queste storie di amori fugaci e tradimenti sono state raccontate innumerevoli volte in letteratura, per cui oggi riesumarle induce ben pochi sentimenti nel lettore, resta il limite di fondo di questo racconto, che racchiude i protagonisti in una gabbia (dorata?) di sesso, senza alcuni sbocchi verso la società che li circonda. Da questo punto di vista, tutti i personaggi qui sono decerebrati dal punto di vista socio-politico e letterario. Il loro orizzonte culturale è più che limitato. Manca il raccordo con gli eventi dell’epoca, e. g., McCarthy, il mefitico Machiavelli capo dell’FBI, che si diletta non solo a mandare al rogo intellettuali presunti comunisti, ma che spia i politici per ricattarli. C’è il clima di guerra fredda, la cortina di ferro, l’URSS che sta per iniziare la corsa spaziale … tutti argomenti che avrebbero potuto far volare il romanzo. Occasione mancata!

La narrazione, che si articola su 260 pagine circa, ci catapulta nel 1957 in America e precisamente nella località balneare di Cape May nel New Jersey nella quale una giovane coppia di sposi Henry ed Effie decidono di trascorrere il loro viaggio di nozze. Siamo a fine settembre e la scelta del luogo appare sin da subito infelice; da cittadina di villeggiatura vivace nel pieno della stagione estiva Cape May si presenta, ai loro occhi, come un luogo spettrale con negozi chiusi, vie deserte e case sprangate. La partenza della loro vita quindi risulta noiosa tanto da fargli ipotizzare un rientro anticipato a casa. I due giovani che iniziano a conoscersi e ad abituarsi ad essere una coppia si aggirano perciò spaesati nelle strade deserte fino a quando non s’imbattono in una casa, l’unica dove sembra ci sia qualcuno. Effie incontra così una vecchia conoscenza, Clara e d’improvviso tutto si trasforma. Henry ed Effie vengono risucchiati nella quotidianità vacanziera fatta di alcool, feste, gite in barca, sesso e scorribande di vario genere. Tutto cambia aspetto... Clara , il suo amante Max e la di lui sorellastra Alma sono come una tempesta nell’ equilibrio precario dei due sposini. Quelle che sembravano certezze e sentimenti ben radicati cominciano a subire scossoni e tutto vacilla...Chip Cheek, qui alla prima prova come romanziere, tratteggia la psicologia complessa dei vari personaggi soffermandosi soprattutto su Henry che risulta scandagliato più e meglio degli altri. Il linguaggio appare fluido, tagliente a tratti molto esplicito, quasi volgare ma mai eccessivo senza motivo, non è cioè mai fuori contesto. Nel complesso direi che viene voglia di leggere altro di questo autore proprio perché ha saputo trasformare una storia, se vogliamo banale, in un’ analisi puntuale delle dinamiche labili e pericolose sulle quali si fonda il matrimonio.