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Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2016
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Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Dente ha fatto questo esperimento, secondo me è ben riuscito, ma per la massa forse è un disco strano per essere "suonato" infatti sembra incompleto con canzoni senza ritornello, che durano mezzo minuto o altre solo accennate, "Canzoni per metà" è un disco a suo modo che si può contestualizzare nell'essere fisiologici, Dente è stato molto coraggioso e gli fa onore, sono sicuro che sarà un lavoro che verrà capito solo fra qualche anno, sperimentale al punto giusto e veramente ben registrato. Non il suo migliore, ma tra quelli sicuramente.
L'ultimo disco di Dente in ordine cronologico che secondo me "scende" un po di qualità in quanto, non per il fatto che è più sperimentale (e quindi a livello di composizione il cantautore è tornato alle origini), ma proprio per come è stato registrato, sembra essere più grezzo. Il disco è composto da canzoni solitamente senza ritornelli e di durata di pochi minuti e alcune di pochi secondi, non lo reputo tra i migliori album dell'autore in quanto è come se avesse messo insieme molto "bozze" di idee per canzoni, ma nulla (o quasi) di concreto, bella idea invece per "appena ti vedo", geometria sentimentale" e "noi e il mattino".
Recensioni
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Alzi la mano chi, negli ultimi anni, ha trovato fenomeni culturali italiani più bistrattati del ritorno dei cantautori. Dall’assenza di esigenza e materia contemporanea, utili a tenere in vita il genere, alla mancanza di originalità, i capi d’accusa sono moltissimi. Chi scrive considera magica la sopravvivenza della rima fiore amore, la più antica e difficile, che incantò Saba e che incanta ancora, trasversalmente, Dente, uno che con le rime ha sempre fatto giochetti proibiti, come prima di lui solo il Francesco De Gregori dei tempi di Sono tuo. Canzoni per metà è l’ennesimo capitolo di piccole canzoni alla Dente, come le abbiamo sempre conosciute, che parlano di ciò di cui parla ogni canzone: amore, metà del cuore. Con una scrittura solida e uno stile che, tra i cantautori, non ha eguali, nonostante la quantità delle proposte. Una cosa dispiace: il concept delle canzoni a metà non risponde a un desiderio diffuso, vedere cioè uno come Dente svincolarsi da un senso di leggera incompiutezza, completando così il proprio talento mostruoso. Voto 4/5
Recensione di Giulia Cavaliere
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