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Il canto di Penelope. Il mito del ritorno di Odisseo
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Dall'Ade, dove può finalmente dire la verità senza temere la vendetta degli dèi, Penelope, moglie di Ulisse, racconta la sua storia. Figlia di una ninfa e del re di Sparta, da bambina rischia di essere affogata dal padre, turbato da una profezia. Sposa di Ulisse, subisce le angherie dei suoceri, vede scoppiare la guerra di Troia a causa della sciocca cugina Elena, e dopo anni di solitudine deve respingere l'assalto dei Proci. Al ritorno di Ulisse assiste angosciata alla vendetta che colpisce le ancelle infedeli e perciò impiccate; e la morte di quelle fanciulle che le erano amiche la perseguita anche nell'Ade. Il romanzo riscrive il mito greco attingendo a versioni diverse da quelle confluite nell'Odissea, secondo un punto di vista femminile.
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Anno edizione:
2005
Pagine:
153 p., Rilegato
EAN:
9788817007917
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summer81
15 gennaio 2007
per una come me che ha amato l'odissea a fondo, questo è un testo importante che tratta l'argomento da un altro lato...quello femminile assolutamente consigliato
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Greta
14 novembre 2006
Conosciamo un po’ tutti la vicenda di Penelope, la moglie per eccellenza, che aspetta per vent’anni il ritorno a casa di Odisseo-Ulisse e che per tutto questo tempo mantiene un comportamento irreprensibile e insindacabile. Ebbene, in questo libro l’autrice prova a narrare una storia un po’ diversa, pur mantenendo intatta la leggenda, e ci parla con la voce di Penelope ormai nell’Ade e pronta a dire la sua verità, quella della donna. Racconta la storia della sua nascita e del suo matrimonio, offrendo una nota molto più umana di questa femmina di ferro che da sola riuscì a tenere testa ai Proci e alle loro ambizioni. Soprattutto ribalta un po’ il mito greco, e cerca di rispondere a una sua personale domanda: “Qual è la vera ragione della morte crudele delle sue ancelle?” Ricordiamo che furono impiccate dopo l’uccisione dei Proci da parte di Odisseo e Telemaco e incolpate di tradimento. La Atwood cerca di dare una risposta e lo fa con la voce della sposa di Odisseo; una voce ironica e scaltra, una voce consapevole del valore della donna che la contiene e del ruolo importante che ha nella leggenda. E’ la versione femminile di un pezzo dell’Odissea. Dove l’astuzia non è solo quella di Ulisse ma è soprattutto quella dell’intelligenza, dove l’amore non è solo delirio, ma coscienza dei limiti della persona amata e dei compromessi che ne seguono. Dedicato a chiunque. I miti del passato sono sempre in noi e a volte è bello leggerne le diverse versioni, senza togliere assolutamente nulla alla mitologia, ma anzi arricchendola con questo prezioso punto di vista. P.s. L’autrice si è ispirata naturalmente all’Odissea, ma ho visto che ha tratto alcuni brani anche dal bellissimo I MITI GRECI di Robert Graves. Se vi capita prendeteli tutti e tre
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sil
09 settembre 2006
Ho letto questo libro come compito estivo,non l'ho trovato affatto pesante,anzi mi ha preso parecchio.Inoltre è interessante leggere l'odissea da un punto di vista diverso:quello di penelope.Consiglio di leggere questo libro.
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