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Un poema grandioso che, con il respiro delle grandi narrazioni, intreccia le vicende drammatiche e sorprendenti dei suoi protagonisti a quelle, non meno travagliate, di mezzo secolo di storia italiana.
Canale Mussolini è l'asse portante su cui si regge la bonifica delle Paludi Pontine. I suoi argini sono scanditi da eucalypti immensi che assorbono l'acqua e prosciugano i campi, alle sue cascatelle i ragazzini fanno il bagno e aironi bianchissimi trovano rifugio. Su questa terra nuova di zecca, bonificata dai progetti ambiziosi del Duce e punteggiata di città appena fondate, vengono fatte insediare migliaia di persone arrivate dal Nord. Tra queste migliaia di coloni ci sono i Peruzzi. A farli scendere dalle pianure padane sono il carisma e il coraggio di zio Pericle. Con lui scendono i vecchi genitori, tutti i fratelli, le nuore. E poi la nonna, dolce ma inflessibile nello stabilire le regole di casa cui i figli obbediscono senza fiatare. Il vanitoso Adelchi, più adatto a comandare che a lavorare, il cocco di mamma. Iseo e Temistocle, Treves e Turati, fratelli legati da un affetto profondo fatto di poche parole e gesti assoluti, promesse dette a voce strozzata sui campi di lavoro o nelle trincee sanguinanti della guerra. E una schiera di sorelle, a volte buone e compassionevoli, a volte perfide e velenose come serpenti. E poi c'è lei, l'Armida, la moglie di Pericle, la più bella, andata in sposa al più valoroso. La più generosa, capace di amare senza riserve e senza paura anche il più tragico degli amori. E Paride, il nipote prediletto, buono e giusto, ma destinato, come l'eroe di cui porta il nome, a essere causa della sfortuna che colpirà i Peruzzi e li travolgerà.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Bellissima storia, ottimamente scritto. Caratteristici i personaggi, Un pezzo di storia
Ci sono arrivata (tardi) tramite il passaparola, mi era stato consigliato da un amico e gli ho creduto. Ho fatto bene, è un libro bellissimo! Anche molto divertente in tanti punti, mi sono pure fatta delle risate di cuore. Ma naturalmente c'è molto altro oltre alle risate: personaggi, scenari, descrizioni, un linguaggio sorprendente, impastato di dialetti, e sullo sfondo la nostra Storia. Quella Vera, tramandata di generazione in generazione da gente che ha dovuto piantare altrove le sue radici.. E pensare che l'autore non mi era rimasto granché simpatico, sentendolo parlare in tv... Leggendo le sue pagine, però, mi sono ricreduta. Cinque stelle senza esitazioni. Prima o poi affronterò la seconda parte.
Mostruosamente bello, dovrebbero farlo leggere nelle scuole. Una scrittura senza orpelli che aderisce perfettamente al calibro dei personaggi, e il coraggio di rivisitare una pagina della nostra storia senza pregiudizi. Perché allora mi limito alle 4 stelle? Perché trovo non essenziale il primo capitolo (si potrebbe leggere il libro partendo tranquillamente dal secondo) e per l'eccesso di dettagli e di divagazioni dal quale l'autore si fa prendere la mano. Queste divagazioni, oltre tutto, denotano conoscenze e cultuta che poco si conciliano con la figura dell'io narrante.
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