Lo scudetto è tornato neroazzurro.
Un racconto appassionante della gloriosa storia della squadra, dai grandi campioni ai grandi dirigenti e allenatori
Campione d'Italia 2020-2021. Se l'Inter non è mai stata in serie B, è tutto merito dei suoi uomini valorosi che nel corso degli anni hanno difeso, con la testa e con i piedi, la sua gloriosa storia. Si va dagli albori, in piena guerra, con personaggi quali Ermanno Aebi e Virgilio Fossati, al tempo di Giuseppe Meazza, Benito Lorenzi, István Nyers e Lennart Skoglund. Negli anni Sessanta la Beneamata può vantarsi di essere veramente "grande" grazie alle sapienti cure del "Mago" Helenio Herrera, che ha portato alla ribalta calciatori del calibro di Mario Corso, Sandro Mazzola, Giacinto Facchetti, Luis Suárez, Armando Picchi e Tarcisio Burgnich. La "Grande Inter" sale così sui tetti più alti d'Italia, d'Europa e del mondo, e non c'è avversario che riesca a contrastare il suo dominio. Finita l'epoca del presidente Angelo Moratti, iniziano i brevi regni di Fraizzoli e Pellegrini. Nascono i vari Evaristo Beccalossi, Alessandro Altobelli, Gabriele Oriali e Nicola Berti, tutti giocatori italiani in una squadra che da sempre è stata definita cosmopolita. A Giovanni Trapattoni spetta il compito di rilanciare l'Inter dei record nel campionato 1988-1989 con Giuseppe Bergomi, Lothar Matthäus, Aldo Serena e Andreas Brehme; mentre José Mourinho ha l'onore di regalare a Massimo Moratti il Triplete. E l'Inter sarà l'unica squadra italiana a centrare l'obiettivo, grazie al supporto di Javier Zanetti, Diego Milito e Samuel Eto'o. Nel 2021 l'allenatore Antonio Conte compie l'impresa: trascinata dai gol di Lukaku, l'Inter è di nuovo campione d'Italia. Lo scudetto è tornato nerazzurro. Un racconto della gloriosa storia della squadra nerazzurra. Da Giacinto Facchetti a Javier Zanetti, da Giuseppe Meazza a Giuseppe Bergomi, da Lothar Matthäus a Romelu Lukaku, da Helenio Herrera ad Antonio Conte: campioni, allenatori e dirigenti che hanno scritto pagine indimenticabili, dalle prime vittorie al Triplete fino alla conquista del 19° scudetto. Prefazione di Dante Sebastio.