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All'ombra della Casa Bianca quattro uomini con storie e passati diversissimi tra loro, ma accomunati da eventi traumatici che ne hanno definitivamente modificato il destino, costutuiscono un club molto esclusivo: il Camel Club. Scopo del circolo smascherare cospirazioni e complotti potenzialmente orditi dal governo statunitense. Durante una riuniuone del club al chiaro di luna del Teddy Roosvelt Memorial, Oliver Stone (così si fa chiamare il "capo" del gruppo, proprio come il rivoluzionario regista cinematografico) e soci assistono ad un omicidio, che i suoi due autori mascherano con abilità per farlo passare come suicidio. I quattro cercano di allontanarsi furtivamente dalla scena del delitto, dopo aver sbirciato i documenti del cadavere - che si rivela essere un agente segreto del National Intelligence Centre - quando gli assassini li intercettano. Solo una rocambolesca fuga attraverso le fitte nebbie del fiume Potomac salva la vita ai nostri eroi. L'omicidio è solo la punta di un terrificante iceberg, la cui parte sommersa costituisce il cuore di un inquietante attacco al cuore degli Stati Uniti che rischierà - in un'escalation di tragici eventi - di portare il mondo oltre il baratro davanti a cui si era riuscito ad arrestare durante la crisi della Baia dei Porci... l'olocausto nucleare. Oliver e soci, aiutati dall'agente segreto Alex Ford, riusciranno a dipanare con abilità, coraggio e simpatia questa fitta, letale matassa, rendendo di nuovo il mondo un posto sicuro... Forse non un capolavoro di originalità, di certo non il migliore scritto di Baldacci, Camel Club si fa leggere con piacere, ma senza coinvolgere fino in fondo. Ipotesi di complotto!
La storia non fa certo dell'originalità il suo cavallo di battaglia, il solito complotto arabo per uccidere il Presidente degli Stati Uniti. A dispetto di questo però il libro si legge piacevolmente e la storia scorre senza noia. A volte meglio una cosa poco originale se la ricerca della novità a tutti i costi deve portare a trame senza capo nè coda.
Fortunatamente c'è chi sa ancora scrivere libri senza orribili e sanguinose morti o autopsie e tenere alta l'attenzione del lettore. Io l'ho trovato molto intrigante, ma soprattutto originale la scelta dei protagonisti. Bravo Baldacci.
Recensioni
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Come nel suo straordinario romanzo d'esordio, Il potere assoluto, anche in questo nuovo thriller David Baldacci ci porta nei più cupi retroscena del potere americano e negli angoli oscuri di Washington D.C. Al centro di questa storia che si snoda tra terrorismo islamico, minaccia nucleare e intrighi politici, vi è il Camel Club, un gruppo di quattro amici piuttosto eccentrici che sembrano il pallido riflesso di quegli uomini di successo che sono stati in passato: ex combattenti in Vietnam, dottori di ricerca in scienze politiche, ricercatori all'Istituto nazionale della salute. Sono persone che ora conducono esistenze modeste, ai limiti dell'emarginazione, ma che mantengono una grande esperienza della vita, sono molto intelligenti e informati. Il maggior divertimento di Oliver Stone (così si fa chiamare il capo del club, proprio come il famoso regista), Caleb Shaw, Reuben Rhodes e Milton Farb è quello di riunirsi una volta alla settimana in piena notte per discutere di complotti e teorie cospirative, una loro vera passione. Una notte, durante uno di questi meeting sull'isolotto Theodore Roosevelt, al centro del fiume Potomac, il gruppo assiste per caso, da dietro i cespugli, ad un omicidio terribile: due uomini che sparano a un prigioniero legato e che poi tentano di far passare per suicidio l'assassinio.
Da quella scoperta denunciata dal Camel Club alle autorità, si dirama una serie di intrecci inquietanti, che coinvolge i quattro personaggi in un complotto internazionale che supera di gran lunga le loro fantasie. Si scopre infatti che il morto faceva parte del National Intelligence Center e che a rischiare la vita dopo di lui saranno personaggi politicamente ben più in alto, fino alla minaccia di morte per il Presidente degli Stati Uniti. Tra improvvisi colpi di scena e una verità che stenta ad affiorare Alex Ford, un veterano dei Servizi segreti americani, cerca così di far luce sul caso grazie all'aiuto fondamentale del Camel Club e tra intrighi politici, complotti di spie e teorie cospiratorie il giallo prosegue verso un finale non distante da una possibile realtà.
Con questo romanzo, ancora una volta David Baldacci si dimostra maestro del thriller, capace di orchestrare una trama ad alta suspence emotiva, sospesa tra il vero e il falso, tra le paure reali del terrorismo internazionale e gli incubi fantasiosi da visionari.
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