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Anno edizione: 2018
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Libro interessantissimo che apre un nuovo ed utile modo di fare antropologia, scritto da un vero sciamano che conosce la nostra cultura, e non basato sull'osservazione di antropologi. Adatto ad uno studio universitario come a chiunque abbia interesse per comprendere i limiti della nostra cultura e le possibilità della loro. In un momento difficile, drammatico, come l'attuale dove stiamo attraversando una crisi strutturale senza ritorno, questa lettura apre l'unica strada possibile per l'uomo: il ritorno alle origini. Una speranza concreta in un mare di informazioni e miti inconsistenti. Dopo aver conosciuto la nostra cultura, loro non chiedono altro che continuare a vivere secondo la loro tradizione. Non arricchirsi per lasciare ai figli denaro, ma lasciargli la natura intatta che continui a nutrirli come ha sempre fatto anche con i loro antenati. Da leggere.
Recensioni
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Si parla molto, di questi tempi, di Rinascimento psichedelico – la riscoperta in medicina del potenziale curativo di sostanze come acido lisergico, psilocibina e DMT, e il loro ritorno all’uso di massa fuori dai consueti ambiti controculturali – e uno dei suoi effetti è il proliferare in libreria di volumi dedicati all’argomento.
Partiamo dall’Amazzonia, patria dell’ayahuasca, bevanda al DMT cercata da Burroughs e Ginsberg nelle Lettere dello yage e oggi carburante del “Rinascimento”. Gli yanomami, per incontrare gli spiriti xapiri, usano tutt’altro – lo yopo, il cui principio attivo è però sempre il DMT, e allora non sarà fuori luogo ascoltare le parole di un loro sciamano; ma pensare La caduta del cielo di Davi Kopenawa come “solo” un saggio psichedelico sarebbe riduttivo: le sue mille pagine sono un’epica ecologista, un’epopea spirituale, una storia di sradicamento e radicamento – un nuovo Alce nero parla, da una diversa e compiuta cultura “altra”.
Vanni Santoni
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