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Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2020
La prima inchiesta che indaga la violenza omotransfobica in Italia.
C'è qualcosa che pulsa nell'anima di questo paese e fa paura.
A Torino un ragazzo gay viene picchiato dai vicini di casa, è una spedizione punitiva: “Sei gay, ti uccidiamo”. Intanto la Capitale brucia: con un pugno sferrato in pieno volto muore Umberto Ranieri l’artista 53enne di origini abruzzesi, noto col nome d’arte di Nniet Brovdi. A Cagliari un gruppo di ragazzi insulta e aggredisce un 17enne e una sua amica, “frocio di merda” e giù botte. Il pestaggio viene filmato e caricato online, per divertimento. A Domodossola, una ragazza è obbligata a 15 anni ad avviare un percorso di teorie riparative: è lesbica dunque malata, per i genitori va curata. Le cronache delle aggressioni a gay, lesbiche e trans raccontano di un paese intossicato dall’odio. Soprattutto dopo le ultime elezioni politiche, quelle dell’Italia del cambiamento. Quelle del “prima gli italiani”. Con le elezioni del 4 marzo 2018 le lancette della vita civile nel nostro paese hanno cominciato a girare al contrario e non si sono più fermate: l’Italia si è consegnata nelle mani di chi prometteva di abolire le unioni civili, di cacciare il “gender” dalle scuole, di curare gli omosessuali, in ogni modo. E da allora i casi di aggressioni, minacce, bullismo sono diventati sempre più frequenti, nell’indifferenza generale. Come se il vaso di Pandora fosse stato scoperchiato. Simone Alliva ha viaggiato da Nord a Sud per raccogliere le storie di chi ha provato e prova sulla propria pelle gli effetti di un continuo incitamento all’odio, della continua negazione della propria esistenza. Un’inchiesta accurata, la prima nel suo genere, con numeri alla mano e l’analisi approfondita delle ragioni e delle conseguenze di un tale inasprimento dei toni del dibattito, che ci consegna un importante monito: si è aperta la caccia ai “diversi”, e quando le mani sono armate nessuno può considerarsi al sicuro. La prima inchiesta che indaga la violenza omotransfobica in Italia.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un testo assolutamente necessario! Da nord a sud, Simone Alliva traccia una sorta di itinerario in cui ci mostra come ogni città sia spettatrice e protagonista di violenza omotransfobica. In questa inchiesta, la prima, dedicata a questa piaga tremenda che avvelena il nostro paese, l’autore riporta testimonianze, fatti, esperienze personali e li contestualizza. Bisogna davvero vivere con una benda davanti agli occhi per non accorgersi di ciò che ci accade intorno, di quanto molte persone siano sempre a rischio, costantemente. Ci vorrebbero più libri come questo!
Un libro inchiesta, un vero e proprio pugno nello stomaco che procede in maniera incalzante, tra riflessioni personali e testimonianze di abusi e violenze, riscatti e rinascite. Dati, analisi, teorie: per spiegare come mai i casi di omotransfobia siano aumentati bisogna prendere in considerazione molteplici aspetti. Chi ha acceso la miccia? La politica? I social? Cosa rende la situazione attuale così preoccupante? Qual è lo schema delle aggressioni? Uno di quei testi che sento di dover regalare affinché lo leggano più persone possibili. Ritmo coinvolgente, riflessioni interessanti, dinamiche che vediamo ogni giorno riproposte nelle pagine di cronaca. Quando adegueremo il concetto di famiglia alla realtà? Quando riusciremo a fermare l’odio?
Un libro diretto, scritto senza troppa voglia di girare intorno alle cose: tra le altre cose, anche per persone non troppo pratiche di politica e non informate nello specifico sull'argomento, facile da comprendere e con una grandissima obiettività. È un'inchiesta che apre gli occhi su quanto sia facile per la gente vivere con una patina davanti agli occhi ed ignorare quelli che dovrebbero essere semplici diritti umani, perchè intanto c'è sempre qualcosa di più importante a cui pensare.
Recensioni
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