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Botched è un thriller che sta dalla parte dei cattivi; una crime story. Botched è un horror; un body-count splatter. Botched è una commedia grottesca. Botched è tutto questo ma purtroppo resta solo un'idea di ciò che realmente è stato costruito. Se devo essere obiettivo e indossare l'abito del critico severo, Botched andrebbe stroncato senza pietà. La regia è goffa: la sceneggiatura è scombinata, visibilmente non sa dove andare a parare, non riesce ad approfondire personaggi né situazioni. Così come l'intero comparto tecnico appare molto mediocre e generalmente "povero", a partire dalla triste fotografia per finire con scenografie goffe rappresentate quasi esclusivamente da corridoi con muri bianco perla. Anche gli attori offrono il minimo sindacale, a cominciare dall'inespressivo e disorientato Stephen Dorff. Se Geoff Bell risulta comunque adatto al ruolo del maschio alfa e la bella Jaime Murray ha la prorompenza giusta per interpretare la sexy e combattiva donna manager, il restante manipolo di personaggi lascia un po' a desiderare a cominciare dal duo di psicopatici. Però c'è un però. Tra i mille difetti bisogna saper cogliere lo spirito giusto e allora il divertimento è garantito. Lo spirito volutamente grottesco e sopra le righe di gran parte del film è cosa buona e giusta, tanto da riuscir a salvare l'operazione. Un'operazione che comunque è sicuramente partita dall'unica idea di voler essere una commedia splatter assolutamente sopra le righe, perché nei contenuti ci troviamo di fronte ad un film narrato in modo elementare. Le situazioni divertenti non mancano, a cominciare dalle trappole disseminate nei corridoi del 13/mo piano e delle numerose gag davvero riuscite. Anche il livello di splatter risulta promosso. Insomma, Botched va preso per quello che è: se non pretendete molto e vi accontentate di qualche risata e un po' di gustoso splatter, il film scorre che è una meraviglia; se cercate un vero horror o una vera crime-story, beh, non fa per voi/me..
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