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Agenti di sicurezza di blindati porta valori capiscono che sotto il loro naso, ogni giorno, passano soldi sufficienti a risollevere le loro condizioni economiche e non solo. Un film molto curioso: "Blindato", almeno in Italia non è passato per il cinema. Ha raggiunto il nostro paese tramite videoteche ed è lì che l'ho trovato; prima di tutto si viene attirati dal cast a cinque stelle (Matt Dillon, Jean Reno, Laurence Fishburne, Milo Ventimiglia e il più che apprezzato per la sua interpretazione, Columbus Short). La trama molto intrigante e ben rappresentata con inquadrature davvero studiate, in particolare nella prima parte; il regista Nimròd Antal non ha mai dimostrato un grande talento nelle sue tre pellicole precedenti, ma in "Blindato" dimostra il suo talento. Il film secondo me è stato sottovalutato, ma una volta visto è stato anche molto apprezzato. Ha insomma il coraggio di raccontare un lato della società americana di cui difficilmente ci rendiamo conto, critica al sistema e azione hollywodiana; questi sono gli ingredienti di questa piccola-grande pellicola che lo spettatore (anche quello più selettivo) apprezzerà! Il tutto è accompagnato da una super colonna sonora firmata Massive Attack!!!
Incompiuto. Con un cast del genere si poteva ricavare assai di più da una storia minimalista (prendi i soldi e scappa) venata di temi sociali (l'eroe di guerra orfano che stenta a sbarcare il lunario e si lascia corrompere dal male) in una trama sbilenca che improvvisamente vira verso uno scenario in stile iene tarantinesche. Diciamo che intrattiene gli appassionati del genere, ma non merita una seconda visione.
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