L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2007
Anno edizione: 2020
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Credo che valga la pena leggere Black Hole se si è appassionati di graphic novel e di una certa letteratura americana. Il racconto narra dell'angoscia di un gruppo di adolescenti che negli anni '70 vive le dinamiche di gruppo, le prime esperienze di sesso, le droghe, i rapporti di amicizia (e di esclusione) e sopravvive con l'angoscia del dilagare di un'epidemia che causa mutazioni genetiche deformanti. Per me è consigliatissimo
Uno dei graphic novel più belli che abbia mai letto. Consigliata sono!!!
Akaspecials mi piacciono le tue recensioni
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
"Mio padre era uno scienziato che avrebbe voluto diventare un fumettista, e quindi da ragazzino potevo leggere fumetti senza che nessuno mi dicesse che mi avrebbero fatto marcire il cervello. Il risultato è che il mio cervello è marcito". Charles Burns, classe 1955, ha vissuto in molte città degli Stati Uniti e per un breve periodo anche in Italia: ecco spiegate le sue meteoriche e folgoranti apparizioni su riviste come "Frigidaire" e "Alter Alter". In America Burns è saltato ben presto sul treno di "Raw", la cruciale rivista di Art Spiegelman, e ha continuato, nei suoi fumetti, a esplorare l'immaginario adolescenziale statunitense; il che non gli ha impedito di diventare illustratore di fama (copertine e animazioni, da "Time Magazine" a Mtv passando per i dischi di Iggy Pop).
Black Hole (che Burns ha disegnato e raccontato, a puntate, per ben diecianni) è la storia di un gruppo di ragazzi di Seattle che, alla metà degli anni settanta, affrontano, nel modo più traumatico possibile, l'adolescenza: divengono vittime di un contagio che si trasmette per via sessuale e che provoca tremende alterazioni corporee. A Rob cresce una piccola bocca sul collo, dotata di volontà propria, quasi fosse la voce dei pensieri nascosti che il suo ospite non osa manifestare, e trasmette il morbo a Chris, che letteralmente cambia pelle; alla splendida e sensibile Eliza cresce una piccola coda che è anche una zona erogena
Ben presto l'universo già in sé claustrofobico dei teenage-movies, fatto di scuole superiori, sballi notturni, prime volte e gite nei boschi, diviene un vero e proprio pianeta alieno, abitato da mutanti che osservano esclusivamente la propria legge, talvolta benevola e talvolta atroce. Con le linee d'ombra e i cuori di tenebra disegnati e raccontati da Charles Burns in un rigoroso bianco e nero che filtra e distorce attraverso la lente dell'underground il rigore grafico e la pulizia formale del fumetto classico statunitense, impariamo, una volta di più, a visitare il lato selvaggio e oscuro dell'adolescenza in America: o meglio, di quelle creature che si dibattono e mutano forma nel girone dei teenagers.
In questa graphic novel (e per una volta il termine non è abusato), come anche in certi film e telefilm di David Lynch (Twin Peaks su tutti) non si intravede la speranza che questo sia soltanto un momento di passaggio, una disgrazia contingente. No, in Black Hole, è definitivamente sbocciata la "nuova carne" profetizzata da David Cronemberg: nell'ultima vignetta il nero inghiotte tutto, lasciando soltanto uno sparso brillare di stelle. La dida recita: "Se potessi resterei qua fuori per sempre". Nessun futuro. Cantavano i Ramones, forse l'epitome in musica di questa vocazione fondamentalista all'adolescenza: "This is the End of the Seventies / This is the End of the Century
".
Luca Bianco
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore