Billy Summers. Ediz. italiana

Bello, forse qualche stereotipo di troppo, ma King è così. Non è un horror, e non lo definirei neanche un vero e proprio thriller, io direi più che altro un dramma. L'ultimo 'lavoro' di un sicario, durante il quale tutto va storto, perché di solito la gente ingaggia Billy Summers per uccidere qualcuno , lo paga e la cosa finisce lì. Invece stavolta, che doveva essere l'ultima, Billy viene ingaggiato e quasi intrappolato dalla stessa persona che lo ha pagato. E' quasi un ritratto di un uomo vuoto, ma 'svuotato' di sentimenti veri da una vita difficile. Il suo domandarsi cosa vuol dire 'buono' e 'cattivo' e se lui stesso è cattivo (anche se alla fine giungerà ad una opinione). E' anche una storia 'on the road'. In generale mi è piciuta persino tenedndo conto che di solito questo non è il mio genere. Divertente il 'cammeo' dell' overlook hotel.

In Billy Summers, Stephen King presenta una storia avvincente e complessa che cattura sin dalle prime pagine. Il protagonista, un sicario in procinto di ritirarsi, si finge scrittore mentre cerca di redimersi salvando una vita. King eccelle nel creare personaggi ben definiti e una narrazione fluida, che mescola sapientemente azione e introspezione. La trama esplora temi di redenzione e responsabilità, rendendo il racconto profondamente umano. Con un ritmo ben calibrato e rivelazioni sorprendenti, Billy Summers è una lettura imperdibile per i fan di King e per chi ama storie coinvolgenti. Non lasciatevelo sfuggire!

Dopo un inizio un po lento inizia la storia quella bella, personalmente mi ha lasciato un grande messaggio, ovvero che il "cattivo" può avere varie forme e definizioni, Billy è la più gentile, giusta, che forse appartiene un po a molti di noi. Da oggi sul mio podio dei libri di King.