Questo volume rappresenta l’ultima opera di Maurizio Fagiolo dell’Arco, una sorta di testamento spirituale del grande storico dell’arte, recentemente scomparso, dedicato a uno dei suoi argomenti di studio prediletti: il barocco romano e l’eclettica figura di Gian Lorenzo Bernini.Nato subito dopo la chiusura della mostra del centenario del Bernini, da lui curata nel 1999, il libro contiene la revisione di tutte le opinioni allora emerse: precisazioni e aggiunte, esclusioni e inclusioni, alla luce degli studi maturati in quella occasione. Una serie di capitoli riprende in esame le varie attività del “regista del Barocco”, muovendo da recenti scoperte. Per il periodo giovanile, si trovano nuove proposte per alcune sculture condotte accanto al padre Pietro. Per l’architettura, viene presentata la ricostruzione del cantiere di Castel Gandolfo con notevoli precisazioni; si pubblicano inoltre due ‘pareri’ relativi all’edificazione del Duomo di Milano, citati ed esaminati, mai riprodotti al completo. Tra le sculture, si segnala il ritrovamento di un Crocifisso in bronzo a scala naturale commissionato dal cardinal Antonio Barberini per il Re Sole, il Monumento equestre di Carlo II di Spagna, un bronzetto dorato, la proposta di agnizione del famoso Salvator mundi, l’ultima scultura del Bernini. Per la pittura, si presenta il riscoperto Ritratto del confessore cappuccino, oltre al ritrovamento di un dipinto murale per i Chigi. Qualche ritrovamento di fonti scritte e visive permette di tornare con profitto sull’attività dell’impresario della festa barocca. Viene anche presentata qualche nuova opera che arricchisce il catalogo del progettista dell’arredo, assecondato dal geniale Antonio Chicari. La biografia berniniana si precisa con alcuni documenti ritrovati, relativi al padre Pietro (da Napoli e Roma), ma anche al Bernini civis romanus.
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