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La coscienza regno del qualitativo. La molteplicità dei fatti di coscienza è successione senza distinzione:semplicemente durata,solidarietà,reciproca compenetrazione degli stati di coscienza: un crescendo qualitativo ininterrotto,tempo vero,molteplicità qualitativa.L’Io sociale dei deterministi si confonde l’Io autentico:la volontà può fare un colpo di stato. Intuizione, non l’analisi che non è eterogenea e non rende conto dell’assoluto: dentro l’oggetto, vibriamo nel sapere per contatto, sentendo il fluire della vita come creazione continua di forme imprevedibili e sempre nuove(evoluzione creatrice). Sia il finalismo che il meccanicismo misconoscono il valore autenticamente gnoseologico dell’intuizione. Il nulla assoluto è nell’alveo della pienezza. L’élan vital, come l’Uno plotiniano, esplica la propria divina attività genetica in una semplice e solare solitudine. Si chiama disordine la sostituzione dell’ordine atteso e cercato con un nuovo tipo di ordine, sorprendente e, proprio per questo, deludente.La morte si profila come un ritorno alla casa del Padre, dalla quale l’incontro con la materia ci aveva allontanati. In ea viviums et movemur et sumus. Consonanza col pensiero di H.Arendt.Ottimismo empirico: il pensiero di Bergson esige la radicalità di un salto. Per Camus:il pensiero greco si è sempre trincerato nell’idea di limite. Non ha spinto nulla all’estremo, né il sacro né la ragione, perché non ha negato nulla, né il sacro né la ragione. Ha tenuto conto di tutto, equilibrando l’ombra con la luce.Secondo Eraclito, la dismisura è un incendio. L’incendio avanza, Nietzsche è superato. L’Europa non filosofeggi più a colpi di martello, ma di cannone. Però la natura è sempre li. Alla follia degli uomini contrappone i cieli calmi e le proprie ragioni. Ma i Greci non hanno mai detto che illimite non poteva essere varcato. Hanno detto che esisteva e che veniva colpito senza pietà chi osava oltrepassarlo. Nella storia di oggi non c’è nulla che li possa contraddire.
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