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Non capita spesso di trovare riduzioni per ragazzi di testi medievali, soprattutto in Italia. Stavolta è capitato a Beowulf, pubblicato dai tipi delle Nuove Edizioni Romane. Nel mondo anglosassone, soprattutto inglese, Beowulf ha il valore che da noi hanno l'Iliade o l'Odissea. è un'opera che si studia a scuola ed è tanto conosciuta che ha influenzato scrittori, registi cinematografici, autori di fumetti e persino videogame.
è la storia del guerriero Beowulf che, giovanissimo, va in aiuto del re danese Hrothgar affrontando il terribile Grendel e la sua orrenda madre e poi, in età avanzata, salva anche il proprio regno uscendo vittorioso dalla lotta con il più antico di tutti i nemici, il drago.
«A vent'anni, dopo aver studiato a Oxford, ho tradotto Beowulf dall'anglosassone: un'esperienza importante», dice Kevin Crossley-Holland. Scrittore, ma anche studioso di lingue antiche, innamorato di fiabe e leggende, ha deciso di riscrivere la storia di Beowulf per i lettori più giovani. «C'è stata una persona che mi ha incoraggiato molto, mandandomi lettere ed appoggiando questa mia scelta e il mio lavoro... è stato lo scrittore J.R.R. Tolkien. Mi sono dedicato interamente alla mitologia nordica, traducendo, studiando e appassionandomi sempre più all'argomento. Poi ho deciso di dare una mia versione indirizzando l'attenzione verso i più giovani». «Sicuramente Tolkien è stato importante per la sua abilità nel raccontare storie e per la sua capacità di immaginare mondi interi. La nostra cultura è "impregnata" della mitologia germanica e nordica. Tolkien è stato molto bravo a sfruttare questi aspetti perché ha saputo toccare i tasti giusti sfruttando al meglio i riferimenti a questa mitologia. Per esempio, il tema dell'anello che è il cuore della mitologia dell'Europa nord occidentale, della mitologia di Sigfrido, del drago. Tolkien ha capito come sintonizzarsi su queste, utilizzare gli archetipi che caratterizzano tutta questa cultura».Al centro resta in Beowulf proprio il drago, personaggio mai più scomparso dalle leggende e dall'arte. Il drago ha volato attraverso i secoli, quasi immutato, e continua ad affascinare ancora oggi. Grendel, l'antagonista della storia, è il capostipite degli orchi "mangia-uomini" che abbiamo incontrato nelle fiabe, e dei troll che popolano oggi la letteratura fantastica.
Impreziosiscono l'opera le appendici di Cecilia Barella e le magnifiche illustrazioni di un'artista sarda, Eva Rasano, che ha saputo rendere anche le più piccole sfumature dell'epica anglosassone. (Roberto Arduini, l'Unità, 21 maggio 2007).
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