In-4°, pp. XVII, 1102, legatura editoriale t. tela beige. Ritratto di Stoppani all'antiporta e circa 1000 incisioni fototipiche n.t. Una dedica per il Natale del 1916 di un papà al suo bambino. Etichetta del tempo di libreria torinese. Piccoli restauri alle cerniere. Bell'esemplare.Edizione elegantemente illustrata (la prima illustrata fototipicamente) di questa famosissima opera divulgativa dello scienziato e letterato Antonio Stoppani (Lecco, 1824-Milano, 1891), subito onorata da larghissima fortuna, al punto da essere seconda solo a "Cuore" e a "Pinocchio" per il numero di ristampe (oltre 150) che di essa si andarono moltiplicando. L'edizione, curata da Alessandro Malladra, si presenta corredata di "note di eminenti scienziati italiani". Gli scritti in appendice, di Cermenati, Cornello, Taramelli e Semenza, discorrono delle Marmitte dei Giganti di Spirola, presso Lecco, della Cascata della Troggia, delle Valli di Non e di Sole, delle acque e della Valle di Rabbi, dei passi del Tonale e dell'Aprica. Con l'opera lo Stoppani intese far conoscere alle giovani generazioni le bellezze naturali dell'Italia da poco unificata, fornendo moltissime notizie geografiche, naturalistiche e geologiche. Insigne per chiarezza espositiva, si finge, con consueto espediente didattico, raccontata da uno zio ai propri nipotini, spaziando dalla città di Milano ai marmi di Carrara, dalle tempeste in mare ai ricordi del Monte Rosa, dai vulcani di fango al Vesuvio nella fase pozzuoliana alll'Etna, dai pipistrelli all'estrazione del petrolio, dalla geologia delle Alpi Apuane all'alpinismo, ecc. La quinta serata dell'appendice è dedicata alle Marmitte dei Giganti del Trentino. La notorietà di Stoppani fu tale che, agli inizi del 1906, la sua effigie e il suo termine "Bel Paese" (derivato dal dantesco "Bel Paese ove il sì suona") furono utilizzati come etichetta di un noto formaggio.
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