A tua insaputa. La mente inconscia che guida le nostre azioni

Come non dire che il libro è molto bello. Il genere si inquadra nel filone della letteratura scientifica divulgativa. L’aggettivo “divulgativo” è fuori luogo: mancano semplicemente specifiche tecniche, ma poi alla fine se ne sa quanto uno specialista, di quella cosa esposta (naturalmente). È un lungo racconto che parte dalla fine degli anni ’70 e termina oggi. Passo passo, dipana i progressi della psicologia sociale (per il settore specifico di cui si è occupato) che coincidono con il suo vissuto professionale. È come essere lui stesso mentre scopre le cose. Bello. Chi volesse trovarci le novità del secolo, ne rimarrebbe deluso. Non espone nessuna novità, ma accompagna il lettore attraverso un quarantennio di scoperte: da uno a due, da due a tre …. In sostanza è un diario biografico/scientifico. E fa sempre bene leggere di qualcuno che è bravo. Le pecche: il limite strutturale della ideologia scientista permea il testo. E in maniera contraddittoria. Da un lato esclude qualsiasi apertura metafisica, poi la chiusa degli ultimi capitoli è un costante invito ad andare oltre la materialità dell’esistenza. È un limite strutturale di questo genere di mentalità. La cosa grave è l’incapacità di rendersi conto di passare arbitrariamente da un piano epistemologico all'altro come nulla fosse. Forse nessuno gli ha mai spiegato che non è corretto farlo, altrimenti diciamo che il principio di contraddizione non è vero! (A dire il vero qualche pseudo cialtrone intellettualoide lo sostiene). Altra nota dolente è la traduzione: tradurre è tradire, quindi perché non aggiungere della punteggiatura per rendere il libro bello! Ma anche questo di non saper usare la punteggiatura è diventato un fatto scandalosamente vero. Infine, a pag. 282, vi è scritto un bel : “se sarei stato capace”. Il congiuntivo!!!!! Capisco la crisi e la necessità di pagare una miseria i traduttori, ma dalla Bollati Boringhieri mai mi sarei aspettato una cosa del genere.

Questo libro di John Bargh è utile sia a chi si affaccia per la prima volta al tema della mente inconscia, sia a chi già mastica un po’ l’argomento ed è alla ricerca di una lettura stimolante che possa portare spunti di approfondimento. A tua insaputa rappresenta una sintesi dell’evoluzione della ricerca nel campo della psicologia sociale: una storia affascinante che passa per esempi tratti dalla vita di tutti i giorni, esperimenti ed esperienze scientifiche, raccontate da uno studioso che ha contribuito direttamente alla ricerca scientifica sul tema. Nelle sue 450 pagine che scorrono veloci, il libro si pone l’obiettivo di mostrarci quanto il meccanismo inconscio del nostro cervello influisca sulle nostre scelte. Una questione che negli anni ha affascinato non solo gli studiosi di psicologia sociale, ma anche coloro che dalle loro ricerche hanno tratto indicazioni utili per sviluppare tecniche di persuasione utili in diversi settori (elettorale, marketing, educativo, etc.).

L’autore ci spiega come le esperienze che maturiamo sin dall’infanzia riescono ad influenzare i nostri atteggiamenti e a generare i nostri comportamenti automatici. Sin da bambini siamo sottoposti a tantissimi stimoli che derivano dalla famiglia, dalla scuola e dalle varie attività sociali in cui siamo coinvolti e molti degli atteggiamenti automatici che riscontriamo in noi sono stati appresi dalla nostra mente nel corso degli anni. Il libro presenta il tema anche attraverso esperimenti che svelano il funzionamento della mente inconscia. La presenza dei riferimenti ai vari esperimenti rendono la lettura abbastanza scorrevole.