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Recensioni La battaglia che cambiò la seconda guerra mondiale: Pearl Harbor. Strategie, protagonisti, mezzi e armi dell'attacco più celebre della storia

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**Strategie, protagonisti, mezzi e armi dell'attacco più celebre della storia Dopo Pearl Harbor, tutto è cambiato. Fino all’attacco giapponese del 7 dicembre 1941, infatti, gli Stati Uniti non erano ancora scesi in campo, e solo con questa devastante azione bellica la seconda guerra mondiale sarebbe diventata davvero un conflitto globale.** In questo libro, l’autore racconta non solo l’ideazione dell’attacco, la meticolosa organizzazione dei giapponesi e la storia dei suoi protagonisti (uomini, armi, mezzi aerei e navali), ma anche i retroscena che portarono alla disfatta americana. Dal ruolo giocato da diplomazia e intelligence d’oltreoceano all’impreparazione dell’apparato militare statunitense che sottovalutò fino all’ultimo, e nonostante vari indizi, la possibilità di un attacco nemico nelle Hawaii, fino alle “prove” addotte dai teorici del complotto del presidente Roosevelt e alla drammatica catena di errori e di circostanze fortuite che portarono gli USA in guerra. Ma la fama di Pearl Harbor deve molto al cinema che ha contribuito a fissare in maniera indelebile questa tragedia nella memoria comune. E anche se quella che chiamiamo seconda guerra mondiale è stata in realtà una lunga serie di conflitti cominciati in tempi e in luoghi diversi, non può essere trascurato il fatto che il continente asiatico fu teatro delle azioni belliche più tragiche e spettacolari, dove non a caso si compì l’apocalittico atto conclusivo di questo sanguinoso ed epico scontro. Come sarebbe stata la storia senza Pearl Harbor? **A 70 anni di distanza, la vera storia della battaglia che sconvolse l'America Tra i temi trattati:** - L’azione bellica nella quale, come disse Winston Churchill, «è doveroso rilevare lo spietato valore professionale degli aviatori giapponesi. » - La trasformazione del Giappone da paese feudale a moderna potenza industriale capace di sfidare militarmente Russia, Cina e Stati Uniti - I nuovi “mini-sommergibili” giapponesi e i caccia Zero - Tora! Tora! Tora! il porto in fiamme e la reazione statunitense - Un bilancio drammatico - La teoria del complotto Roberto Iacopini 62 anni, è un giornalista televisivo della RAI. È stato inviato nelle aree di crisi di Macedonia, Kosovo e Bosnia negli anni delle missioni di peacekeeping, in Afghanistan nel 2002, al seguito della missione ISAF. Studioso di comunicazione e storia militare, collabora con diverse testate giornalistiche. Appassionato di sport e di cinema, è stato direttore artistico delle prime tre edizioni del “Guerre e Pace Filmfest”, una rassegna culturale dedicata al genere bellico e alla geopolitica. )
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