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Un banco di nebbia
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Autore:
Editore:
Collana:
Anno edizione:
1991
Formato:
Tascabile
In commercio dal:
1 gennaio 1997
Pagine:
221 p.
EAN:
9788806127053
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Ale Bedica
07 luglio 2008
Ho scelto questo libro perchè nella quarta di copertina ho scoperto che l'autore è nato nel 1923 e 'Un banco di nebbia' parla della sua giovinezza nel Ventennio Fascista.Mio padre,coetaneo di Soavi,sta signorilmente,ma inesorabilmente,allontanandosi dalla vita.I suoi ricordi ora sono i miei,e tante sue parole ritrovo in queste pagine.Ma c'è dell'altro.Finalmente 'Brizzi' riesce a rispondere all'isolato urlo nazionalista di Francois Sanders,il protagonista de 'Le spade' di Roger Nimier,ambientato nello stesso periodo,ma in Francia."Mussolini era saltato(..)Io non capivo e la notizia mi fece paura e mi dispiacque.Ero nato con quel che Mussolini aveva creato,credevo proprio di essere uno dei suoi giovani migliori e mi venne da piangere perchè sentivo un terremoto dentro di me." "Lei è un fascita?"gli chiesi."Oh Dio,proprio un fascista di quelli accaniti no.Non direi.Ci credevo.Ci credevo molto.""Anch'io ci credevo"gli dissi."Una bella storia,è stata una bella storia per tutti.Ora siamo degli stracci." Brizzi è l'eroe (altri possono chiamarlo antieroe),autocritico,sognatore,passionale,capace di scuotere gli ideali come di far vibrare le corde del cuore,e ci riesce nel capitolo xxvi quando racconta l'amore per Lucia ed a pagina 155 :"In quei mesi la stanchezza e l'energia circolavano come due autentici benefìci per il corpo e mi bastava niente per stare tutta la notte a godere di certe letture.I raconti di Poe,la discesa al Maelstrom mi erano necessari se,dopo aver goduto di certe pagine elettive di Goethe mi sentivo scorrere via quelle forze disordinate che,a giorno fatto,mi impedivano di comportarmi con una donna che amavo come avrei voluto.La vita era tutta diversa da quelle situazioni letterarie;ma vi è un'età in cui ciascuno di noi crede che il suo personaggio sia identico a quello di una situazione letteraria e si preoccupa di non tradirlo troppo". Auguro a papà ed a me di continuare a vivere in modo incolpevole e felice anche quando ci accorgeremo di trovarci dalla parte sbagliata e colpevole.
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