L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Promo attive (0)
Farò di tutto per mantenere la nostra promessa. Perché non è bastata una vita per dimenticare.
«Stupendo, dal titolo fino all'ultima parola. Una storia di libertà selvaggia e di coraggio salvifico. Un romanzo che ha anche il pregio di portare alla luce una storia vera sconosciuta ai più, e lo fa con una scrittura raffinata e piena di grazia» – Ilaria Tuti
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Romina Casagrande in questo romanzo d'esordio racconta una storia vera: si tratta di quei bambini che nel corso di tre secoli, dal Settecento fino alla seconda metà del Novecento, venivano venduti dalle loro famiglie, molto povere, alle fiere di bestiame di Ravensburg, per andare a lavorare nelle ricche fattorie dell'Alta Svevia. Provenivano soprattutto dalla Val Velnosta e la loro età andava dai cinque ai quattordici anni; dovevano varcare il confine e affrontare un lungo viaggio attraverso le montagne, per giungere in quelle fattorie dove li aspettavano mesi di duro lavoro, esposti a costanti pericoli, e da cui spesso non facevano ritorno. L'autrice riscopre quei bambini nei diari, nelle testimonianze e nelle fonti archivistiche conservati nel museo di Sluderno, a Bolzano e li fa rivivere nei suoi personaggi di Edna e Jacob. La protagonista è Edna, una donna molto anziana, che ha vissuto grandi dolori e che, imprigionata in un forte senso di colpa, ha deciso di isolarsi dal mondo, con la sola compagnia del suo pappagallo Emil. All'improvviso e per caso, le viene data la possibilità di riscattarsi da quel complesso di colpa. Ritrova Jacob, ormai anziano anche lui, il bambino con cui ha condiviso la tragica esperienza della fattoria, e che l'ha aiutata a scappare e a salvarsi. È questo il nodo su cui gira l'intera vicenda. La loro amicizia, così come il patto che li avrebbe uniti per sempre, sono vivi nel cuore di Edna, che ora ha l'opportunità di saldare il suo debito e di raccontare a Jacob l'unica verità capace di liberarli dai fantasmi del passato e di rinsaldare il loro antico rapporto d'amicizia. E' un bel romanzo, che con una prosa elegante e suggestiva, in cui non mancano i momenti di tenerezza e di ilarità, ha saputo far luce su una pagina poco conosciuta della storia italiana, che ha lasciato un segno profondo.
L’ ho letto volentieri perché scritto molto bene e perché l’argomento ,a me fino ad oggi totalmente ignoto ,mi ha incuriosito. Non posso però attribuire più di tre stelle perché ho riscontrato una davvero eccessiva prevalenza delle vicende di Edna novantenne rispetto a quelle dei bambini di Svevia . Sembra proprio che l’autrice abbia voluto lasciare in sottofondo la storia cupa e crudele dei piccoli sfruttati servendosene solo per giustificare le peripezie contemporanee della protagonista ,insistendo per pagine e pagine sull’ incredibile viaggio della vecchia signora. All’inizio del romanzo Edna compare come una sedentaria anziana tutta casa e giardino,molto prestia al movimento visto che si fa recapitare la spesa a domicilio.Poi,di punto in bianco,si trasforma in una infaticabile globe trotter,percorre a piedi chilometri su chilometri,si inerpica su perigliosi sentieri di montagna ,dorme all’aperto sfidando pioggia e vento,viaggia nascosta nel bagagliaio di un pullman,viene pressoché adottata da vari soggetti “alternativi”,arriva quasi a far uso di droga,il tutto trascinandosi appresso il personaggio più simpatico del libro e cioè il pappagallo Emil,protagonista involontario di svariate avventure vissute in compagnia del suo diabolico trasportino. A dire il vero alcuni episodi,principalmente per merito di Emil,sono gradevoli e talora divertenti ma sono comunque troppi e in molti casi decisamente inverosimili. Al contrario gli episodi che vedono protagonisti i bambini sembrano volutamente ridotti ai minimi termini e mai sufficientemente approfonditi . Peccato perché il tema avrebbe avuto le caratteristiche necessarie per suscitare un vero interesse.
Travolgente, la narrazione racconta del passato trascinandoti nel presente non lascia spazio al respiro travolgendo il lettore in un turbine di attese arricchite con maestria di sentimento, colori e profumi... Felice di averlo letto mi appresto a rileggerlo per assaporarne più attentamente il paesaggio e i personaggi nonchè farmi donare una penna di Emil :-)
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore