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La voce affilata e tagliente di Matt Killeen descrive il dramma antisemita da una prospettiva inedita e originale, quella di una ragazza coraggiosa, pronta a tutto, anche a farsi complice del nemico per difendere il diritto inalienabile alla propria umanità.
"Una storia dal ritmo incalzante, che avvolge il lettore senza tralasciare le profondità dell’animo umano" - The Guardian
"Il ritratto potente, incisivo e acuto di una giovane donna capace di eccellere anche là dove si annida il pericolo più grande" - Kirkus Review
Sarah è solo una quindicenne quando, in una manciata di istanti, la sua esistenza viene capovolta. Degli uomini in divisa le portano via tutto ciò a cui tiene di più. E a lei non resta che la voce della madre a ricordarle che è ancora viva e che deve impegnarsi a sopravvivere in un mondo ogni giorno più ostile. È il 28 agosto 1939. Mancano pochi giorni allo scoppio della guerra e i nazisti pattugliano ogni angolo del paese per impedire anche a un singolo ebreo di lasciare la Germania. Per loro, come per Sarah, non c'è via di scampo. Eppure, in un deserto di umanità, talora si può trovare una mano pronta a tendersi e a offrire un aiuto insperato. Per Sarah, questo aiuto viene dalla spia britannica Jeremy Floyd, che si accorge subito di quella ragazzina in grado di resistere e di non piegarsi alla meschinità umana. In lei rivede sé stesso e nei suoi occhi blu legge determinazione e desiderio di riscatto. Le propone allora uno scambio: se accetterà di trasformarsi in una giovane hitleriana e di rubare più informazioni possibili al nemico, lui le farà attraversare indenne il confine. Di fronte a un'offerta tanto allettante che le garantirebbe forse l'unica possibilità di salvezza, Sarah non può davvero tirarsi indietro. Così, complice una chioma biondissima nonché un posto in una delle scuole nazionalsocialiste più prestigiose, a poco a poco si cala nei panni di una perfetta bambina di Hitler, trafugando per Jeremy dati e informazioni riservate e facendosi amica la figlia di una potente famiglia tedesca, che ha contatti diretti con il Führer. Anche se, più si insinua in questa oscura realtà, più si rende conto del male di cui gli uomini sono capaci. Finché, quasi per caso, non si imbatte in un segreto troppo grande per lei. Un segreto che le rende ancora più faticoso fingersi quello che non è e che fa vacillare le sue speranze in un futuro migliore. Ma deve trovare il coraggio di andare fino in fondo, perché la posta in gioco è troppo alta e spesso la libertà si paga a caro prezzo.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
[Dal blog: Sara Scrive] La bambina di Hitler è l’opera prima di Killeen e per me è stata una rivelazione perché questo è un libro denso ma non si fatica a leggerlo. Scorrere gli occhi su quelle righe stampate nero su bianco e vivere le avventure da spia di Sarah è stato fantastico. La storia non è interamente vera, come ci tiene a specificare l’autore, ma è assolutamente verosimile e raccoglie numerosi fatti accaduti davvero. Sarah è un personaggio incredibilmente forte e bello, nel senso più esteso del termine. Non ha paura della morte ma nemmeno della vita, non ha più nulla eppure lotta continuamente per il bene puro e vero. È costretta a fare enormi sacrifici, a subire vessazioni continue nella scuola nazista ma non perde mai di vista l’obiettivo finale. In quattro parole: è una spia nata. Il capitano Floyd è un personaggio strano, volutamente strano: si capisce l’intenzione dell’autore di creare un personaggio dalla doppia faccia, costruita apposta per difendersi e schermarsi dai fatti, da tutti i fatti. Passando all’analisi vera e propria de La bambina di Hitler posso dire che è un libro molto ben scritto che non lascia nulla al caso e per cui l’autore si premura di effettuare descrizioni molto precise e dettagliate. Come ho scritto in apertura di recensione è un libro denso perché i fatti sono tanti e affollano le pagine ma la storia non perde mai di credibilità e il risultato sono poco più di trecento pagine piene di avvenimenti e di tensione, colme di climax ascendenti a non finire. Un libro che mi è piaciuto dall’inizio alla fine e che consiglio quasi a tutti, ometterei solo i lettori un po’ inesperti perché è un libro forse un po’ troppo carico per chi non è abituato a leggere molto.
Condivido l'opinione precedente, il libro è sufficiente, carino e scorrevole, ma le imprese della ragazza sono esagerate. Resta un testo piacevole, ma nulla di più e anche l'argomento, mi rendo conto, ormai è stato trattato in tutte le salse.
Una bella protagonista, tratteggiata con maestria. Un libro che indaga gli anni del nazismo con gli occhi di una quindicenne "in missione". Consigliato!
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