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Un libro che dovrebbe essere testo scolastico, per essere discusso e per diventare patrimonio di tutte le menti giovani che, molto presto, si troveranno a decidere a cosa credere della poltiglia di messaggi politici e sociali dei quali saranno bersaglio. Consigliato, essenziale.
Nella vita liquida, Z. Bauman ed E. Mauro guidano i lettori per l'"alto mare aperto"in cerca di una personale linea di galleggiamento. Inizia E. Mauro sull'onda di una crisi che ha travolto strutture istituzionali ed economiche fino a ledere le basi della Democrazia che così indebolita fatica a ripensarsi e rifondarsi. Dialoga con lui Z. Bauman, gran nocchiero ed interprete sottile delle trasformazioni sociali. La specie umana nella liquidità si sente indifesa perché le strutture esterne come politica, governo, istituzioni, riflettendola a specchio, le confermano la propria impotenza. Di là nasce il bisogno di sicurezza e la tentazione di scivolare in forme di governo che prevedano il sacrificio delle libertà individuali. Dal - muoversi a pendolo tra l'affannosa ricerca di maggior libertà e l'affannosa ricerca di maggior sicurezza - nasce la frustrazione che allontana i cittadini dalla politica. Bauman ci mostra quanto sia deteriorato il ruolo di cittadino in uno Stato impotente a governare una finanza aggressiva e indotto per passività a tagliare diritti e a ridurre il lavoro a merce precaria. Così si sfalda il senso di fiducia nella democrazia non più ritenuta in grado di governare la crisi in un mercato globale che impone l'interdipendenza e dove gli Stati cedono sovranità e con essa la possibilità di garantire libertà ed uguaglianza. Unica soluzione allo stallo - pensare e agire al di sopra dei confini degli Stati territoriali -. E. Mauro suggerisce di considerare il momento attuale come un interregno, luogo di transito in cui una serie di punti fermi siano crollati e manchi ancora un pensiero forte che stimoli lo spirito costituente a creare il mondo nuovo. Bauman conclude con l'invito ai lettori a superare Babel, terra di confusione e precarietà e veleggiare nello spazio liquido ed allargato verso una gran rivoluzione culturale, dove sia restituito valore alle individualità intelligenti e al potere di scegliere per consapevolezza il futuro.
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