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«Pronto. Mi chiamo August»: poteva essere questo l’inizio di una storia d’amore?
Il giovane August Zollinger, in cerca del suo destino, abbandona il paese natale e per sette lunghissimi anni prova tanti mestieri. Fa il casellante della ferrovia su una linea sperduta, e qui si innamora della voce dell'impiegata che ogni mattina al telefono per avvisarlo dell'unico treno gli dice "pronto?", e lui risponde "son pronto"; sulle variazioni minime di quel pronto... son pronto, si svolge tutta una storia d'amore appassionata ed evanescente. Poi fa il soldato, diserta, e nella solitudine dei boschi si conforta della compagnia dei grandi alberi quieti, fino al miracolo, alla rivelazione. Scoprirà alla fine la dignità dei mestieri umili: come timbrare coscienziosamente le carte in un ufficio comunale; poi fare coscienziosamente il calzolaio; e infine lo stampatore, come aveva sognato fin da bambino, perché era questo si vede il suo destino. Una storia delicata, una piccola parabola filosofica, di un autore sconosciuto in Italia.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Piccolo romanzo veramente originale ben scritto e ben tradotto. Si legge in un paio di ore ma rimane dentro per i giorni successivi. Bellissima la descrizione del bosco musicale e "dell'amore vocale".
Una favola semplice e profonda che si legge tutto d'un fiato e rischia di strappare una lacrima, ricordandoci che nella vita non ci lasciamo mai nulla completamente alle spalle, tutto entra a far parte del nostro bagaglio: persone, speranze, desideri, esperienze.
quando un romanzo comincia così bene, con tocchi di poesia e di surreale ben mescolati, può evolvere in due modi: o diventa un capolavoro o scade nel favolistico. ecco, la seconda parte del libro, un po' troppo leziosa, ne fa una gradevole favola, ma nulla di più.
Recensioni
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