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Anno edizione: 2003
Anno edizione: 2003
Anno edizione: 2018
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libercolo insignificante, persino per il suo tempo.
Una vera chicca. Pregnante e ben scritto, gela il sangue. Lettura invernale da leggere davanti a un bel camino....naturalmente by night!
Recensioni
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Sotto gli auspici di Attilio Brilli, paladino della riscoperta di Vernon Lee in Italia (a partire dal più volte ristampato Possessioni, edito da Sellerio nel 1982, in cui spiccava lo straordinario racconto La bambola), giunge nelle librerie, nella precisa traduzione di Simonetta Neri, L'avventura di Winthrop. La scrittrice inglese, mito della comunità "anglobecera" fiorentina tra Otto e Novecento per le sue eccentricità e per la sua decisa presa di posizione nel Woman Movement, figurò per questo come coprotagonista nel romanzo a chiave Il giglio rosso di Anatole France. Mario Praz, invece, che la conobbe anziana, la apparentava ne Il patto col serpente a Logistilla, maga e custode di segreti culturali. Appassionata del Settecento italiano, quando quel periodo era negletto, compì in questo ambito lunghe ricerche, destinate a sfociare in uno studio pionieristico e tutt'ora di grande interesse. In questo grazioso racconto, com'è consuetudine dell'autrice, un fatto archivistico o antiquario fa scattare la possibile presenza del sovrannaturale; Mr Winthrop si mette per curiosità sulle tracce di un'aria settecentesca, che lo porta a una villa segnata da un delitto e abbandonata, in cui gli pare di udire il concerto di un fantasma, e a un mondanissimo palazzo, dove la stessa melodia ricompare tormentandolo. L'intreccio esile di allusioni e probabilità è giocato con mano sicura e l'immagine del secolo da poco concluso rivive in un Ottocento che ha mutato stile e gusti come spettro di un passato destinato a riaffiorare.
Luca Scarlini
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