Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Recensioni L' avaro

L' avaro di Molière
Recensioni: 5/5
Arpagone è un anziano avaro, uomo d’affari e usuraio. Tutto nella sua esistenza, dal rapporto con i figli alla gestione domestica, è influenzato dalla sua ossessione per il denaro, in particolare per una cassetta colma d’oro che considera il suo tesoro più prezioso e tiene seppellita in giardino, terrorizzato che qualcuno possa trovarla e sottrargliela. Colto da passione per una giovinetta povera, Mariana, l’avaro decide di imporre ai figli Cleante ed Elisa matrimoni con una ricca vedova e un ricco anziano, incurante dei sentimenti che essi provano per il servo Valerio e la stessa Mariana. È così che, per contrastare la tirannia del padre, figli e servi iniziano a intessere intrighi. Finché il servitore di Cleante non scova il tesoro nascosto da Arpagone, e l’avarizia dell’uomo da causa di tic e situazioni farsesche diviene spunto per mettere in scena il dolore di un uomo che ha perso il proprio bene più prezioso. Coinvolti gli sbirri, gli intrighi amorosi vengono alla luce e Arpagone è costretto a scegliere tra i propri piani e il tesoro scomparso. Più che un’opera teatrale d’insieme, Molière ha creato un personaggio che domina la scena, che non ha “spalle” o antagonisti: un moderno uomo d’affari disposto a tutto pur di trarre il massimo profitto, in linea con la mentalità mercantilistica del tempo e proprio per questo ancora oggi attualissimo. “Ecco come sono ridotti i giovani dalla maledetta avarizia dei padri – e poi ci si stupisce se i figli sperano che muoiano.” Arpagone è un vecchio avaro, uomo d’affari e usuraio. Tutto nella sua esistenza, dal rapporto con i figli alla gestione domestica, è influenzato dall’ossessione per il denaro, in particolare per il suo tesoro più prezioso, una cassetta colma d’oro che cela seppellita in giardino per il terrore che qualcuno possa trovarla e sottrargliela. Quando l’avaro decide di imporre ai due figli Cleante ed Elisa matrimoni di puro interesse con una ricca vedova e un facoltoso anziano, i giovani, aiutati dai loro servi, si daranno da fare per contrastare i tirannici intrighi del padre con altrettante opposte macchinazioni. Ma nel momento in cui  il servitore di Cleante scova il tesoro nascosto da Arpagone, va in scena il dolore di un uomo che ha perso il proprio bene più caro. Molière non ha tanto creato un’opera teatrale corale, quanto un personaggio che domina la scena, poiché tiene insieme l’Avaro con la maiuscola, ovvero il vizio, la sua figurazione astratta, con il personaggio “in carne e ossa” che si muove sul palco e con l’avaro minuscolo che tuttavia abita in ciascuno di noi. Un moderno uomo d’affari disposto a tutto pur di trarre il massimo profitto, in linea con la mentalità mercantilistica del tempo di Molière – e del nostro.   )
Leggi di più Leggi di meno
5/5
Recensioni: 5/5
(1)
5
(1)
4
(0)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore