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Anno edizione: 2011
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Il libro è interessante, una bella storia dalla preistoria ad oggi. In alcune cose è però un po' superficiale e mi pare riponga troppa fiducia nei tecnici e negli imprenditori, che spesso sono "macropredatori" al pari dei feudatari, dei politici e della malavita. In Italia aspettiamo da sempre una classe imprenditrice sana e responsabile, ma quando arriverà? Inoltre il testo mi sembra troppo ingeneroso con la città di Napoli, che viene additata come unico esempio negativo in troppi casi. Purtroppo non è l'unico caso di cattiva gestione della cosa pubblica del nostro paese e sarebbe bene farlo presente.
"Autoritratto dell'immondizia": il titolo non è certo accattivante, ma ciò che si trova dentro questo libro meriterebbe una seria lettura in tutte le scuole e, perché no, anche in qualche corso universitario tanto di ingegneria quanto di economia o sociologia. Che Pinna sia un eccellente divulgatore è cosa nota e questo libro ne è la meritata conferma. Non è facile fornire in poco più di duecento pagine una visione storica così chiara e al tempo stesso scorrevole. Troppe cose diamo per scontate nella nostra quotidianità e, sovente, anche la scuola e l'informazione non ci aiutano a riflettere sulle grandi conquiste scientifiche e tecnologiche che l'ingegno umano ha ottenuto. Costruire monumenti in onore dei grandi Imperatori e conquistatori che hanno stroncato migliaia di vite e poi dimenticarsi di chi, progettando acquedotti o inventando vaccini, ne ha salvate a milioni, non è un segno di civiltà e di progresso. Purtroppo la parte finale che interessa da vicino la nostra realtà italiana con i suoi scandali, furti, frodi, speculazioni a danno della collettività, lascia molta amarezza. Per certi versi, come sottolinea l'autore, il nostro Paese (pur con le dovute differenze tra Regioni) vive ancora nell'epoca feudale: non c'è un senso della collettività che porti i cittadini a lottare per l'efficienza, la buona gestione della cosa pubblica e, quindi, per il benessere di tutti ma ci si affida ai "potenti" che promettono e tranquillizzano la collettività, salvo poi perseguire solo ed esclusivamente interessi personali o "di casta". Singolare il paragone con le grandi opere di altri Paese: nell'800 la realizzazione della rete fognaria di Londra (tutt'oggi funzionante) costò quanto il disastro ambientale dei rifiuti campani (ad oggi irrisolto). L'Italia è un Paese con un grande futuro alle spalle: c'è da stupirsi che esista ancora!!!
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