L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2013
Anno edizione: 2006
Promo attive (1)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Nella sala d'attesa "dei passi perduti" non resta che afferrare il lembo prescritto di ciò che ci protegge, quello che nessuno può toglierci, l'ala seppur stinta e provata di un volo che ancora ci sospinge. Vale per questo libro un'unica frase assoluta, uno di quei pensieri che timbrano da soli interezza e spirito di ciò che leggiamo: "E non potremmo immaginare di avere appuntamenti anche nel passato?". Basta prenderla come l'unico filo di legame nel poetico dedalo del racconto e si capirà pian piano ogni sibilo di fiato che lo guida, ogni lieve o sfumata traccia di percorso. Piovono spazi e tempi nelle cantine della memoria rompendo vetri e muri a tenerci distanti. Il vero passato non abdica mai. Può riflettersi negli specchi enormi di una stazione ad Anversa, può fasi largo con chiarezza enorme fra smalti e architetture di costruzioni perfette, fino a giungere al folle dramma della felicità di un lager a cinque stelle, il luogo della menzogna riuscita, l'alba di un domani promesso e realizzato, la miseria del raziocinio elevata ad eden crematorio. Questo per dire che dietro e dentro un edificio c'è sempre un ritratto che aspetta, che freme e tace e spera d'essere detto, l'alito che aspetta un alito che lo narri, antitesi selvaggia fra male e necessità di svelarlo, perchè niente può tenere "quella sensazione di ripudio e annientamento che da sempre avevo represso e che ora sgorgava prepotente dal mio animo". Così si tengono per mano pagine di sublime densità saggistica con la necessità di una seplice carezza, quella verso i genitori perduti. Operazione che a Sebald riesce fino a vertici di compimento sommo, fra lacrime di attesa lungo un campo di papaveri nazisti che ancora annienta nei vapori del narrare. Sfiorare un castello "in formato francobollo" ala fine è questa magia di echi e di ritorni a sè eternamente viva, presente, nel mondo "dove forse sogna anche la lattuga in giardino, quando di notte leva lo sguardo alla luna". Libro perfetto.
No, vabbè, non posso tollerarlo. Non posso credere che ci siano tutte queste recensioni positive. Non è sicuramente un romanzo, né un saggio. Per me non è altro che un pallosissimo flusso di coscienza strapieno di osservazioni sugli edifici (perché il protagonista è un architetto), senza dialoghi, senza azioni, senza avvenimenti e che non fa emozionare. Non compratelo vi prego, facciamo smettere di pubblicare sta roba
L’assenza di capoversi e la lunghezza di molti periodi, ricchi di incisi e subordinate, possono rendere timoroso il potenziale lettore, per altro incuriosito dalla presenza nel testo di fotografie in bianco e nero. Se non si è già frequentato Sebald, si può incorrere in un certo spaesamento iniziale, presto superato dalla consapevolezza di avere tra le mani un libro di assoluto valore. Austerlitz racchiude e condensa il disagio dell’autore di fronte all’esistenza e alla Storia. Vi si ritrovano molti temi a lui cari: il senso di inadeguatezza e incompletezza che attraversa ogni persona in cerca di un’identità e di un posto nel mondo; il mistero del tempo, in apparenza lineare, ma percepito soggettivamente in modo difforme a seconda di circostanze e stati d’animo, fino ad apparire immobile; il peso della memoria, necessaria e pure dolorosa; la futilità dei progetti umani, esemplificati da architetture imponenti e complesse, destinate ad andare in rovina o ad essere stravolte nella loro funzionalità; la rimozione della grande colpa tedesca, la shoah. Non si deve pensare però ad un testo austero o cupo: la prosa di Sebald sa essere fluida ed elegante, una volta che se ne asseconda il ritmo. Il romanzo (definizione forse impropria) fa sfoggio di un’erudizione amplissima e al contempo regala momenti di grande empatia verso i personaggi, resi in modo commovente nella loro fragilità.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Gli eBook venduti da IBS.it sono in formato ePub e possono essere protetti da Adobe DRM. In caso di download di un file protetto da DRM si otterrà un file in formato .acs, (Adobe Content Server Message), che dovrà essere aperto tramite Adobe Digital Editions e autorizzato tramite un account Adobe, prima di poter essere letto su pc o trasferito su dispositivi compatibili.
Gli eBook venduti da IBS.it sono sincronizzati automaticamente su tutti i client di lettura Kobo successivamente all’acquisto. Grazie al Cloud Kobo i progressi di lettura, le note, le evidenziazioni vengono salvati e sincronizzati automaticamente su tutti i dispositivi e le APP di lettura Kobo utilizzati per la lettura.
Clicca qui per sapere come scaricare gli ebook utilizzando un pc con sistema operativo Windows
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore