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Recensioni L' asistema in-assenza e la cura. È possibile pensare le categorie della mancanza, della perdita, della a-consensualità quali fattori di sanità?

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Quali potranno essere la nozione di sanità e di cura nella società multietnica, pluralista e globalizzata del Terzo Millennio? Sapremo cambiare i concetti che orientano la costruzione dei modelli gnoseologici e terapeutici, in accordo con le modificazioni del sistema-realtà in cui viviamo e che incessantemente costruiamo (e decostruiamo) nell'interazione complessa mente-realtà? Ha davvero senso pensare che la sanità coincida con la scomparsa dei sintomi e con un adattamento al sistema noto? Primo della collana gli Antecedenti questo agile libro introduce una ricerca che propone un criterio di lettura delle profonde e rapide modificazioni culturali, antropologico-esistenziali storicamente in atto e ne sprona le evenienze ai fini di un approccio innovativo alla definizione di sanità, estratta dai confini ordinari della psicopatologia e condotta alle soglie di un'antropologia filosofica. Raccogliendo alcuni temi cruciali della psicoanalisi e delle scienze della complessità, l'autrice suggerisce l'assunzione delle categorie della perdita, della mancanza e della a-consensualità quali fattori di sanità e propone un nuovo modello di cura orientato secondo le proprietà di un particolare sistema complesso denominato Asistema in-Assenza. L'inedita prospettiva emerge attraverso l'esplorazione puntuale del pensiero di Paolo Ferrari, studioso delle attività nervose superiori inerenti al dominio in-Assenza, di cui Verri è preziosa collaboratrice, attenta in particolare all'aspetto terapeutico che è qui per la prima volta esposto in forma compiuta, concisa e accessibile. Il libro si rivolge oltre che agli psicoterapeuti e agli operatori della sanità, a chi, ricercatore in campo scientifico, filosofico, clinico o anche politico, ami solitamente sollecitare l'oggetto realtà perché esso mostri quelle sue trame non immediatamente evidenti (assenti), ma tanto feconde nei riguardi d'un futuro più pacificato e meno ingiusto per le legittime aspirazioni della specie umana. )
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