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Un monologo di 141 pagine da leggere in un paio di giorni che vede i personaggi sbozzarsi lentamente come crisalidi dalle parole,puntuali e precise,che risvegliano l'attenzione del lettore senza mai disorientarlo, secche e pregne di significato.I personaggi catturano come in un gioco magnetico e intrigante nelle loro pieghe inconsce, nei loro meccanismi che, come nella combinazione di un forziere, si aprono e si chiudono.L'io narrante di Kermeur è sempre lucido e razionale nel suo racconto,anche quando i piani temporali sembrano sovrapporsi,quando firma per "un trilocale con vista mare al quarto piano nel complesso residenziale Le Grands Sables, da consegnare entro due anni,...dopo, aspetta e spera, non c'è stato un bel niente". L'antagonista,Lazenec, immobiliarista truffatore che,dopo aver promosso un progetto edilizio nella città, ha fregato tutti.Lazenec sapeva che i lavori si sarebbero bloccati dopo aver intascato il denaro e che "al posto di un palazzo di sei piani con terrazza sul tetto e piscina, c'è stato questo buco rettangolare, vuoto a disegnare l'ipotesi di un futuro...il prato trasformato in fango", il castello vicino a cui abitava Kermeur come custode, in rudere.Il giudice ascolta e ogni tanto interviene, tra loro solo il codice penale posato in verticale sulla scrivania "come se fosse una muraglia troppo alta".È in quel momento che l'io narrante si sente impigliato nello spessore di uno specchio, quello che riemerge dal passato "che sta sopra il caminetto col vetro talmente corroso"che quando lo guarda ci vede il suo riflesso.Kermeur uccide Lazenec e il giudice,di certo,non perdona l'assassinio, ma assolve la mano che l'ha commesso come se fosse un prolungamento della sua umanità.Sfoglia il diritto, ne esamina ogni frase per collocarvi le frasi di Kermeur fino a quando non ha trovato la pagina che cercava, quella sull'articolo 353 del c.p. in cui si recita che la legge "non chiede conto ai giudici dei modi in cui sono arrivati alla loro convinzione".
Una lingua meravigliosa che ti prende per mano e ti avvolge.
Riflessivo e psicologico, proietta il lettore in un dramma interiore ed attuale, partendo da un articolo del Codice penale francese che fa da cornice ad un tragico racconto
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