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Anno edizione: 2005
Anno edizione: 2014
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Nel «De umbris idearum» si susseguono elenchi di 150 immagini,suddivise in gruppi di 30,destinate per la collocazione su cerchi concentrici mobili;sono immagini dello zodiaco,dei pianeti con le loro divinità e influenze,delle posizioni lunari e delle case dell'oroscopo con tutte le ulteriori divisioni.Si tratta di immagini magiche.Secondo il pensiero ermetico,che Bruno seguiva con entusiasmo,uno dei modi per operare nel mondo celeste è quello di ricorrere alla magia delle immagini talismaniche delle stelle.Per mezzo di tali raffigurazioni,fissate ed attivate dalla memoria,Bruno aggancia il mondo dell'immaginazione con quello delle stelle,e viceversa riproduce il mondo celeste all'interno dell'uomo.Ma perché sono così importanti le immagini stellari?Per Bruno e per i neoplatonici cinquecenteschi esse fanno da intermediarie fra il mondo sovraceleste e quello subceleste; utilizzando le immagini astrali si può agire sul mondo inferiore,modificare gli influssi che si esercitano su di esso.L'importante è dunque sapere il modo di utilizzare tali immagini che di fatto sono «ombre delle idee», ombre di realtà,molto più vicine alla realtà profonda di quanto non lo siano le ombre fisiche del nostro mondo.Fissando nella memoria le immagini degli «agenti superiori»(astri)si potrà così conoscere dall'alto le cose che si trovano in basso;le cose inferiori si sistemeranno nella memoria non appena avremo ordinato le immagini delle cose superiori nelle quali è contenuta tutta la realtà.In breve,l'arte della memoria diventa con Bruno una memoria astrale che assicura conoscenza,ma anche potere,mediante l'organizzazione delle immagini.«Tutto è in tutto, nella natura.Tutto è in tutto, nell'intelletto.E la memoria può ricordare tutto da tutto».
Va subito chiarito lo scopo di questo libro: non è quello di insegnare una mnemotecnica valida per una persona della nostra epoca, a meno che non si sia persone molto appassionate, disposte ad impiegare molto tempo e magari a studiare le successive opere di Giordano Bruno sullo stesso argomento. A mio parere l'obiettivo dell'autore è un altro: spiegare l’opera del Nolano in maniera chiara, scientifica e approfondita In questo è riuscito egregiamente ed in maniera molto più precisa e meno nebulosa di qualsiasi altro studioso che io abbia letto sull’argomento. Ne esce anche la figura un Giordano Bruno molto più pragmatica rispetto ai luoghi comuni e questo non è un male per la conoscenza di questo personaggio storico.
Questo libro ha ampiamente deluso le mie aspettative. La tecnica mnemonica proposta dall'autore oltre ad essere estremamente difficile da comprendere è obsoleta e assolutamente non applicabile al mondo moderno. Probabilmente il trattato di Bruno aveva un senso nel '500 quando la maggior parte dei letterati conosceva i classici greci e latini quasi a memoria (come le metamorfosi di Ovidio) e poteva applicare con facilità le regole proposte dal filosofo nolano. Oggi di certo nell'era di internet e del digitale non è più pensabile un simile metodo per ricordare.
Recensioni
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