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L'armadio della vergogna. Nuova ediz.
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L'armadio della vergogna. Nuova ediz. - Franco Giustolisi - copertina
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armadio della vergogna

Descrizione


A quindici anni dall'uscita in libreria, torna in una nuova edizione il libro che ha riportato l'attenzione sui delitti efferati compiuti dai nazifascisti contro civili inermi — spesso donne, anziani, bambini — nell'Italia occupata dopo l'8 settembre. Fra il 1943 e il 1945 decine di migliaia di persone furono vittime di 2273 stragi brutali compiute da nazisti e repubblichini lungo tutto il territorio del nostro paese. Un elenco tragico e infinito che comprende nomi ormai noti e tanti altri completamente sconosciuti: Stazzema, Marzabotto, Fivizzano, Conca della Campania, Barletta, Fossoli, Matera, Capistrello e cento altri comuni. Nei mesi successivi alla Liberazione, molti dei colpevoli furono individuati e su di loro furono aperti procedimenti penali. Ma nel 1947 una mano ignota mise tutto a tacere, e i fascicoli con i nomi dei responsabili di quelle stragi finirono sepolti dentro un armadio custodito in un palazzo di via degli Acquasparta, a Roma, sede della Procura generale militare. Non ci furono istruttorie, non ci furono processi. Tutto fu avvolto nel silenzio. Grazie a quell'armadio gli assassini hanno goduto di oltre mezzo secolo di impunità. Grazie a quell'armadio è stata consumata l'ingiustizia più grande nei confronti del popolo italiano. Prefazioni di Gian Carlo Caselli e Giovanni Maria Flick.
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Dettagli

2019
31 ottobre 2019
400 p., ill. , Brossura
9788865946923

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Anna Maria Leone
Recensioni: 5/5

Come tutti quanti hanno letto il libro sono sconvolta, non perchè io non sia stata a conoscenza (diciamo che ne sono consapevole da quando ho avuto l'uso della ragione, soprattutto per merito dei miei genitori che non mi hanno mai nascosto nulla di quanto accadde in quegli anni) del livello di vergogna e di bestialità in cui può precipitare il cosiddetto "essere umano" (perchè, diciamocelo in tutta franchezza, persino i tedeschi e i fascisti credono di poter essere definiti "esseri umani" e ci vuole un bel coraggio, più o meno come quello che hanno dimostrato massacrando bambini e persone inermi!), ma perchè c'è qualcosa che non mi torna, nella ricostruzione delle motivazioni che hanno portato a nascondere le responsabilità, magari dentro un Armadio chiuso a chiave, sperando che nessuno mai le potesse riportare alla luce. Ciò che non mi torna è l'aver del tutto ignorato il ruolo che i cosiddetti italiani e italiane ebbero nell'immediato dopoguerra. Basta dire che sul Lago di Garda i tedeschi tornarono già dal 1947/48, per comprare ville e permettersi di fare i turisti come se nulla fosse accaduto. Gli italiani di allora, senza mostrare alcuna dignità o orgoglio di popolo (e quando mai!) si prostituirono letteralmente accogliendoli, servendo loro cappuccini caldi, difendendoli dagli italiani veri che, memori di quanto avvenuto soltanto poco tempo prima, volevano ricacciarli indietro e provavano un senso di vomito soltanto nel sentir pronunciare parole in quella lingua che non hanno mai più potuto accettare. Altro che Guerra Fredda, altro che politici spaventati dall'idea che l'italica gente avrebbe potuto tornare a rivangare il passato impedendo così il ristabilirsi di una sana e serena convivenza tra i popoli. Ma finiamola....L'Armadio della Vergogna è stato l'estremo tentativo di nascondere insieme ai nomi dei responsabili delle stragi, le colpe degli italiani e lo ripeto: soprattutto di quelli che si sono prostituiti per un cappuccino!

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Paraguay
Recensioni: 5/5

X Monica: condivido in toto quello che hai scritto: come non potrei! Prendendo in esame la parte finale del tiuo intervento ti dico..."è la storia bellezza!!!!". Si è proprio così e non credere che non dormano sonni tranquilli, anzi dormono meglio di noi che continuiamo a roderci dentro per delle atrocità che col passare degli anni sarà sempre più difficile tramandarle alle generazioni future (i nostri figli!). Comunque complimenti.

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monica
Recensioni: 4/5

Un armadio con un contenuto vergognoso, seicento fascicoli riguardanti eccidi perpetrati dai nazi-fascisti in Italia a danno degli italiani. Per cinquanta anni nascose i nome dei colpevoli i luoghi dei massacri e i nomi delle vittime, e il perche' fu tutto insabbiato non e' ancora chiaro, ma ora che 'e stato aperto racconta una delle pagine piu' buie della nostra storia, pagine indimenticabili. Paesi saccheggiati bruciati e gli abitanti trucidati fucilati o bruciati vivi o squartati con spade o bombe. Si impalavano donne i bambini venivano usati come tiro a segno, stragi pefettamente ornganizzate. Strage di Marzabotto, delle Fosse Ardeatine, di Cefalonia e tante ancora. Emergono nomi come Kappler Meier Priebke, quanti di loro la fecero franca? Ora si riaprono i casi ma dopo tanto tempo i colpevoli sono morti cosi' come i testimoni quindi caso chiuso e si archivia. Vergognoso armadio, vergognoso il tuo contenuto ma chi lo chiuse a chiave puo' dormire sonni tranquilli pensando alle vittime che non ebbero giustizia, pensando agli assassini che vissero felicemente le loro vite dopo aver tolto la vita a centinaia di innocenti?

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Franco Giustolisi

Franco Giustolisi, giornalista, è stato inviato speciale per Il Giorno, per la Rai (Tv7) e per L'espresso. Grazie al lavoro d'inchiesta confluito in questo libro, nel 2001 ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Stazzema. 

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