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Storia interessante e disegni bellissimi che ben si adattano all'atmosfera del racconto. Alcuni passi di forte impatto emotivo ti fanno riflettere su argomenti importanti.
Ariston non è solo la storia che percorre tre decadi di un albergo anni 50 della riviera adriatica ma ci consegna uno spaccato interessante dell’Italia del secondo dopo guerra, l’Italia della ripresa economica, dove le storie di stranieri e di nuovi benestanti si incrociano con quelle dietro le quinte della gente che, lavorando sodo, ricerca la sua nuova identità. Attraverso le esperienze dei numerosi personaggi che si riuniscono ciclicamente intorno alla figura di Renata, proprietaria dell’albergo, filtrano numerosi interrogativi, riflessioni seminate in quegli anni che, ancora oggi, risultano di una modernità disarmante. Particolarmente profonda emerge la riflessione sull’identità della donna che spesso appare definita in base alla presenza o mancanza di un uomo (moglie, madre, suora, puttana): affiora la necessità, sempre più impellente ed inevitabile, di reagire a tutti quegli elementi granitici imposti dalla società e dalla cultura del tempo anche con dei semplici gesti all’apparenza privi di valore, il bisogno – quasi viscerale – di prendere in mano la propria vita e di cominciare a compiere delle scelte che non siano necessariamente allineate con ciò che il mondo si aspetta ma che prendano in considerazione bisogni, desideri ed aspirazioni del singolo. La scelta diventa quindi un atto di ribellione, uno strumento di liberazione dagli abiti pesanti del passato, cosa che spesso richiede enormi sacrifici ma risulta essere l’unica maniera per spostare l’ago della bilancia dall’infelicità dei doveri imposti, alla felicità dei desideri realizzati in barba alle convenzioni ed agli obblighi dettati da una cultura bigotta e patriarcale. Una scelta difficile, non alla portata di tutti. Si accenna anche all’importanza del concetto di sorellanza, di come la liberazione di una donna sia e debba essere una vittoria per tutte le altre e di come aiutarsi a vicenda sia la chiave segreta per ottenere un’emancipazione che conti. [...]
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