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Sfiora il ridicolo involontario
Libro scritto da un ardito nel 1919, quindi intriso di retorica e nostalgia. Il linguaggio utilizzato è tipico del periodo, perciò enfatico ed un po' tronfio. Non parliamo poi della parte scritta da Marinetti: involontariamente divertente (per non dire ridicola) ed eccessiva persino per D'Annunzio. Comunque una lettura genuina, onesta ed interessante, che consiglio per il suo valore storico. Un'Italia - ma soprattutto degli italiani - che è scomparsa molto tempo fa senza lasciare traccia; uno sguardo appassionato su un'identità nazionale che è stata cancellata dalla Storia. Un libro da leggere con rispetto, con nostalgia ed anche con un po' di rimpianto, per un'Italia che è stata e che non è più.
Una delle componenti che ebbe un ruolo di primo piano nel Fascismo originario e nella sua affermazione fu senza ombra di dubbio l'Arditismo, un fenomeno che traeva origine dalla Prima guerra mondiale. Ma cosa significa l'Arditismo e soprattutto chi erano gli Arditi? A questo interrogativo risponde il volumetto di Mario Carli ripubblicato dalle Edizioni Ritter, nel quale sono riproposti alcuni brevi testi che illustrano questo aspetto della Grande guerra e degli anni immediatamente successivi. Gli Arditi erano volontari che costituivano i reparti di assalto dell'Esercito italiano, i quali si distinguevano dalla truppa per coraggio, volontà, vigore fisico e amor Patrio. Essi costituivano l'aristocrazia militare dell'epoca; non basata sulla nobiltà di sangue, ma sullo spirito combattentistico a tratti intriso di misticismo guerriero. Il libro non è una analisi storica dell'Arditismo ( a dare un inquadramento in questo senso ci pensa l'interessante prefazione di Luca Leonello Rimbotti) ma presenta un alternarsi di narrazione di reali episodi di combattimento a manifesti più propriamente politico-culturali: spesso gli Arditi incarnavano lo spirito del manifesto futurista di Filippo Tommaso Marinetti. Una volta terminata la guerra, questi uomini, temprati dalle durezza dei continui assalti oltre le trincee nemiche, trovarono difficoltà ad inserirsi nella vita borghese e il disprezzo mostrato nei loro confronti dalla sovversione social - comunista, li spinse ad associarsi e ad essere una componente principale dei Fasci di Combattimento, nei quali durante lo squadrismo, ritrovarono l'ardore rivoluzionario della guerra vinta grazie a anche al loro sacrificio. "Arditismo" è un volume fondamentale per chi voglia avere un'idea immediata e diretta ( Mario Carli era un Ardito e futurista, in seguito divenne, inevitabilmente, un intransigente fascista) di ciò che essi fecero, in molti casi rimettendoci la vita o finendo mutilati, affinché poté nascere la Nazione italiana.
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