L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2009
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un bel libro che si colloca tra lo storico,con qualche libertà storica da parte dell'autore,il giallo ed una punta di fantasy,giusto una punta abbastanza verosimile.Una bella storia che ha come protagonisti un giovane ladruncolo ed il cuoco del doge.Torbidi intrecci,assassini,colpidi scena a tanto altro,il tutto in una venezia fine 400 ben ricostruita come ambiente e personaggi,con qualche inesattezza,magari,ma nulla di grave.Un bel romanzo.
Mi aspettavo un romanzo storico, purtroppo di storico c'è ben poco. Se fosse un romanzo fantasy ambientato in una Venezia inventata tutto filerebbe, ma l'autrice ha esplicitamente voluto collocare l'intreccio nella Venezia del 1498, allora le critiche scattano spontanee e vanno in due direzioni: -i pacchiani anacronismi e altri errori propriamente storici -gli errori di "location" Gli errori storici sono molti, elenco solo i più evidenti: -si citano un Landucci, un Castelli, ed altri cognomi di membri del Consiglio dei X, ma questi e gli altri non fecero mai parte delle famiglie patrizie veneziane; -la forchetta non è stata inventata dagli "italiani" bensì introdotta a Venezia verso il 1000 da una principessa bizantina sposa del figlio del doge; -il ghetto di Venezia, descritto nel romanzo, è stato realizzato 17 anni dopo il 1498, e i ponti che attualmente lo collegano sono stati realizzati dopo la soppressione napoleonica (altrimenti come poteva essere isolato?); Altri errori sono per così dire di "location", probabilmente l'autrice non è mai stata a Venezia, o non l'ha visitata adeguatamente, perchè alcuni sono esilaranti: -orti e cortili coltivati nel palazzo Ducale nel '400 è una bella idea fantasy; -celle sotterranee a Venezia erano impossibili non potendosi costruire sotto il livello dell'acqua (i Pozzi del palazzo Ducale sono a piano terra); -non esiste una chiesa di S. Vincenzo a Venezia, semplicemente è stata inventata dall'autrice così come il nome di alcune calli Sconsiglio vivamente la lettura del romanzo, sebbene presentato come romanzo storico è semplicemente frutto di profonda disonestà intellettuale, un'abile strategia di marketing che sfrutta una supposta immagine di Venezia rinascimentale fosca e trasandata, ma che poco ha che vedere con la realtà storica a cui un romanzo propriamente storico deve sempre guardare.
Mi intrigava piu' del titolo il fatto che fosse ambientato nella Venezia dei dogi. Infatti l'ambiente, le descrizioni della vita corrente sono ben fatte ma quanto al resto...lascia un po' a desiderare sia come trama che come personaggi. Si riscatta un po' alla fine e accende un po' l'interesse che se no sarebbe spento sin dall'inizio.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore