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L'apparato para-militare del PCI e lo spionaggio del KGB sulle nostre imprese. Una storia di omissis
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L'apparato para-militare del PCI e lo spionaggio del KGB sulle nostre imprese. Una storia di omissis - Salvatore Sechi - copertina
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apparato para-militare del PCI e lo spionaggio del KGB sulle nostre imprese. Una storia di omissis

Descrizione


Il PCI ha davvero avuto un apparato para-militare con alcune centinaia di migliaia di volontari per lo più ex partigiani? Sì, è quanto hanno documentato i nostri servizi (Sifar e Sid) tra i primi anni Cinquanta e la prima metà degli anni Settanta. Il PCI ha sostenuto davvero il lavorio di spionaggio sulle nostre imprese pubbliche e private svolto dal KGB sovietico e tedesco-orientale? Sì, prelevando informazioni, progetti, disegni industriali e tecnologie dalla Fiat, Olivetti, Eni, Montedison, ecc., i comunisti italiani hanno consentito al controspionaggio sovietico di cercare di reggere la concorrenza sui sistemi d’arma, sui computer, sulla tecnologia militare-industriale, spaziale, ecc. Sono i settori in cui Mosca è stata a lungo, negli anni centrali della guerra fredda, in un rapporto di inferiorità rispetto agli Stati Uniti e ai Paesi dell’Europa occidentale. Uno storico di sinistra, ma indipendente, ha cercato di accertare questa interpretazione della storia del PCI, da Palmiro Togliatti fino a Enrico Berlinguer. L’autore si è trovato di fronte a un muro di omissis e divieti.
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Dettagli

2018
20 giugno 2018
202 p., Brossura
9788833630144

Conosci l'autore

Salvatore Sechi

Salvatore Sechi è docente e ricercatore di Storia contemporanea nelle Università di Berkeley, Bologna, Ferrara, Montreal, Oxford, Parigi, Torino e Venezia. È stato direttore dell’Istituto italiano di cultura di San Francisco e consulente delle Commissioni parlamentari d’inchiesta sul terrorismo e sulla mafia. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Deconstructing Italy (University of California, Berkeley 1995), Le vene aperte del delitto Moro (Pagliai 2009) e Compagno cittadino. Il PCI tra via parlamentare e lotta armata (Rubbettino 2006), La trattativa Stato-mafia sul carcere duro. I governi Andreotti e Amato: tra riforme eversive e cedimento (GoWare 2016), e Dopo Falcone e Borsellino, perché lo Stato trattò con la mafia? (GoWare 2017).

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