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Antidannunziana. D'Annunzio al vaglio della critica
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Descrizione


Prima edizione - Brossura originale di 332 pagine. In copertina caricatura di D'Annunzio in xilografia (attribuibile a Prampolini). Timbro sbiadito dell'editore al piatto e al frontespizio, dorso brunito e altri ordinari segni del tempo, ma nel complesso esemplare in buone-ottime condizioni, interno fresco e godibile in ogni sua parte -- Prima edizione di questo famoso testo di polemica antiannunziana, particolarmente virulento nei confronti della sessualità ermafrodita del Martyre de Saint Sébastien. Antiborghese, anarchico, scapigliato e diseguale ma appassionato poeta militante e sostenitore del verso libero, Lucini chiude qui i conti col Vate che pur molto aveva influito sulla fase iniziale della sua opera (cfr. Gius. Zaccaria), lo accusa di frammentarietà e gratuita sensualità, rivela plagi, polemizza vivacemente con scrittorri coevi ed abbonda in notizie, citazioni e riferimenti.
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Dettagli

1914
  • Prodotto usato
  • Condizioni: Usato - In buone condizioni
2568812333337

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(Milano 1867 - Breglia, Como, 1914) scrittore italiano. Nobile di nascita, si formò nell’ambiente della scapigliatura lombarda (in particolare fu ammiratore di C. Dossi, alla cui figura dedicò più tardi L’ora topica di Carlo Dossi, 1911), ma soprattutto fu avido lettore di testi della letteratura europea. Già nelle sue prime opere (il romanzo Spirito ribelle, 1888, poi rielaborato col titolo Gian Pietro da Core, 1895) è presente una forte istanza sociale, che non verrà meno in lui anche quando approderà a una concezione aristocratica dell’arte e a posizioni di individualismo anarchico. In testi poetici come Il libro delle figurazioni ideali (1894) e Il libro delle imagini terrene (1898) il clima naturalista delle prime prove si converte in temperie decadente e simbolista.L. espose i suoi principi...

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