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Anni della decisione - Oswald Spengler - copertina
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Anni della decisione
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Anni della decisione - Oswald Spengler - copertina

Descrizione


"L'Occidente è sotto assedio; i popoli d'Oriente lo minacciano". Del proprio tramonto, però, l'Occidente è l'unico responsabile: "Se noi lasciamo cadere la spada, quei popoli la raccolgono". Pubblicato nel 1933, "Anni della decisione" è lo scritto più disincantato, lucido e profetico di Spengler. Veemente contro i luoghi comuni della pubblica opinione, questo libro sa cogliere, con grande acutezza, i fenomeni essenziali della civiltà-in-declino: atomizzazione dell'esistenza, sradicamento del soggetto umano, dominio della fandonia mediatica, insipienza e corruzione delle classi dirigenti e dei governi, loro asservimento ad un'economia finanziaria insensata e soltanto vorace, accerchiamento dell'Europa da parte di popolazioni estranee per cultura e stile di vita. Le responsabilità di tutto ciò vengono di volta in volta imputate o alla "destra" o alla "sinistra". Ma "Destra" e "Sinistra", dice Spengler, in realtà non sono che le articolazioni di un potere unico, le etichette, "buone per gli imbecilli", sotto le quali si nascondono quei comitati di affari e quelle potenti lobbies sindacali, partitiche e ministeriali che, a seconda delle occasioni, si camuffano, appunto, da "destra" e da "sinistra" per meglio manipolare le "meriti deboli e distratte della gente".
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Dettagli

2
2016
23 marzo 2016
212 p., Brossura
9788884102409

Valutazioni e recensioni

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val
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Il libro di Spengler rappresenta un' occasione per scoprire una tradizione conservatrice fieramente avversa al nazionalsocialismo di Hitler. È risaputo infatti che Spengler non considerava Hitler il vero eroe di cui la Germania aveva bisogno per risollevarsi. In particolare in quest' opera assieme alla critica al liberalismo l' autore respinge senza appello il razzismo biologico e l' antisemitismo propugnate dall'ideologo del regime Alfred Rosenberg. Non a caso i nazisti presero molto male queste tesi emarginando e diffamando Spengler che sarebbe morto solo tre anni dopo nel 1936. Il libro rappresenta una testimonianza preziosa per evitare la confusione tra l'autentico pensiero conservatore e al volgare nazismo hitleriano

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Renzo
Recensioni: 5/5

Stupendo. Prima però leggetevi il tramonto dell'occidente. Ci sono continui rimandi e per comprendere facilmente questo, è meglio avere letto anche l'altro. Ho detto letto? Intendevo dire vissuto, quel libro vi aprirà tante di quelle matrici mentali, amplierà così tanto il vostro orizzonte, che il mondo vi apparirà completamente diverso da come ve lo siete fatto immaginare fino ad ora. Basta quotidiani, basta tv, basta libertà di stampa...

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Emiliano Rizzo
Recensioni: 3/5

Libro molto interessante per quanto riguarda la riflessione sulla decadenza dell'Europa occidentale o dell'uomo " bianco". Spengler asserisce che la causa primaria di questa decadenza consista nel "lusso" del salario minimo del proletariato bianco, mentre gli uomini di colore (in cui sono inclusi i russi, gl'indios e i giapponesi...) possono vendere il costo della manodopera a un costo molto più basso. Per il filosofo la responsabilità è tutta dei filosofi e degli accademici falliti ( Marx è considerato un borghese fallito). Dall'altra parte incolpa la mancanza di stimoli guerreschi nella razza bianca, tant'è che gli uomini di colore hanno alzato troppo la cresta non riconoscendo più, con devozione e paura, la superiorità occidentale. La mancanza di figli bianchi è un altro grosso problema per l'Europa. Di questo passo, prosegue il filosofo, l'Europa Occidentale verrà surclassata dai popoli di colore. In definitiva, credo che in alcuni punti sia stato preveggente e la sua analisi sia lucida e corretta; mentre in altri mi ha lasciato piuttosto perplesso, soprattutto per quanto riguarda l'analisi storica della nascita del socialismo e del comunismo. Mi pare troppo superficiale. Comunque un punto di vista fuori dagli schemi a cui siamo abituati.

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