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Anno edizione: 2022
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«Anna Nerkagi è una scrittrice di livello mondiale.» - Hamid Ismailov
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Non ho parole per descrivere questo romanzo, in parte autobiografico: poetico, commovente, autentico. Ti porta in un altrove, fatto di natura possente, di grandi silenzi e di un modo di vivere in armonia con tutti gli esseri viventi, animali e vegetali.
Aniko (Utopia Editore, 2022) di Anna Nerkagi, prima autrice nenec – siberiana della tundra – tradotta in Italia. Aniko, figlia di Seberuj e Nekoči, nata in un čum – una sorta di capanna rivestita di strati di pelliccia, abitazione tipica dei nenec, è stata data in affido ad un uomo russo con l’obiettivo di riservarle più possibilità per il suo futuro. Qui conosciamo, ed entriamo nel vivo nelle abitudini, nei dettagli, nelle gerarchie, nei costumi, della comunità nenec e del suo rapporto simbiotico con la madre natura e i suoi figli, gli animali (compreso il lupo, Diavolo Zoppo a cui sono dedicati capitoli alternati) per riflettere sulle scelte, sulle aspettative della prole, non sempre attese. Una fiaba novecentesca figlia della madre Russia, che ci aiuta a comprendere una comunità che per usi, costumi, modo di vivere la vita sono quanto di più lontano di possa essere dall’Occidente neoliberista e schiavo del consumismo. «Sua moglie e sua figlia erano morte. Per lui non esistevano più né passato, né futuro. Un uomo che non ha più futuro si aggrappa per sopravvivere al proprio passato. Ma quando improvvisamente non trova che il buio, dinanzi e dietro di sé, come può continuare a vivere?».
La mia prima lettura da un nord diverso dal solito, non scandinavo, ma siberiano. Finale aperto e commovente.
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