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L'11 settembre del 2001 il fotoreporter dell'Ap Richard Drew si ritrova a scattare un'immagine che farà epoca: un uomo cade a picco da una delle Torri Gemelle dopo l'attacco contro il Word Trade Center seguendo una linea perfettamente perpendicolare. Attorno a questa immagine ruota L'angelo rovesciato. Quattro saggi sull'11 settembre e la scomparsa della realtà condensa una riflessione che si muove senza posa tra l'evento e il segno, tra la realtà e la sua mediatizzazione, analizzando i rapporti tra la violenza e il linguaggio e, soprattutto, tra la violenza e l'immagine. Composto da quattro saggi L'angelo rovesciato, La Maison de Dieu, Immagini che (non) gridano vendetta, More than Reality il libro ripercorre a ritroso le poetiche del Novecento, soprattutto quelle dell'avanguardia, per esplorare la connessione profonda che lega una politica della distruzione a un'estetica della sparizione. Lungo questo percorso, l'autore riprende alcuni dei temi e degli snodi concettuali che hanno segnato il recente dibattito sulla crisi della contemporaneità: la critica dell'ultimo Baudrillard a un'arte che non si distingue più dal mondo come i media lo presentano, le riflessioni di Paul Virilio sull'alterazione della percezione visiva indotte dalle tecnologie dell'immagine, il tramonto dell'oggettività nelle fotografie di Hiroshima e Nagasaki, le contraddittorie conseguenze di quel processo noto come estetizzazione della vita. Il filo rosso dell'evento, alla fine, si smarrirà nella ricostruzione di un'estetica che, abbandonata completamente l'idea di esperienza, celebra ogni giorno il suo 11 settembre nella forma di un'apocalisse della realtà.In questa prima edizione illustrano le analisi dell'autore le note fotografie di Georges Mérillon, Veglia funebre in Kosovo (vincitrice del Prix World Press Photo, 1990), e di Hocine Zaourar, La Madonne de Bentalha, (vincitrice del Prix World Press Photo, 1997).In copertina la fotografia The falling person di Richard Drew (AP/Wide World Photos).
Attilio Scarpellini, critico di teatro e saggista, è uno dei fondatori dell'Associazione Indipendente di giornalisti Lettera 22 e tra gli animatori della rivista di critica on-line «La differenza», nata all'interno del movimento del Teatro Indipendente. Fa parte della redazione di «Nuovi Argomenti» e scrive di spettacoli sulle pagine de «L'Unità». Dai microfoni di Radio Tre Rai ha condotto per due anni la trasmissione di approfondimento culturale Mattino Tre/Lucifero.
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