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Anno edizione: 2016
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Incontrare gli Etruschi in un posto come Vulci è un regalo che uno fa a se stesso.
La convivialità dei banchetti, il ricorso a pratiche divinatorie, la condizione emancipata della donna, la proprietà privata terriera, la pianta della città basata su cardo e decumano: elementi disparati di una medesima eredità, quella che ci deriva da un popolo fra i più affascinanti, gli Etruschi. L'itinerario, che non finisce mai di sorprendere, origina da Spina, nelle valli di Comacchio, percorre l'Etruria padana (Marzabotto e Bologna), si sofferma nei centri principali come Verucchio, Volterra, Populonia, Vetulonia, Vulci, Tarquinia, Cerveteri, per giungere poi alla Roma etrusca.Indice
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Interessante romanzo sulla civiltà degli Etruschi
Il libro di Valerio Massimo Manfredi ha il merito di smentire tanti luoghi comuni sul popolo etrusco, ma il libro non è esente da pecche e fa un po' di confusione nella questione che riguarda le varie tesi delle origini sugli Etruschi. Non è corretto dire che l'ipotesi dell'origine settentrionale sia stata del tutto abbandonata. L'indiscutibile legame tra la lingua etrusca e quella retica, e la derivazione della cultura villanoviana - la fase più antica della civiltà etrusca - dal protovillanoviano - la cui cultura materiale deriva da quella dei campi d'urne - sono ormai due elementi acquisiti dall'etruscologia e testimoniano come siano stati vivi e solidi i rapporti tra l'Etruria più antica e l'Europa centrale. Come non è vero che esistano argomenti validi che sostengono la migrazione erodotea. Il racconto erodoteo non è più considerato plausibile dall'etruscologia ormai da molti decenni. Non si guarda più con interesse al racconto erodoteo, che viene definito da molti studiosi come erroneo, d'altronde sia l'archeologia che la linguistica hanno definitivamente dimostrato che non esistano punti di contatto tra gli Etruschi e i Lidi.
cara amica,in realtà oggi riusciamo a leggere ed a tradurre la stragrande maggioranza dei termini etruschi pervenuti sino a noi. Il problema è casomai che sono pervenute in gran parte brevi iscrizioni di tipo funerario o coincise formule di possesso o di dedica di oggetti,ma ciò non vuol dire che la lingua sia incomprensibile come molti ancora credono....
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