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Gli "altri" per l'autrice sono i greci e i romani. Infatti, essi sono i nostri più lontani antenati, dei quali giustamente vantiamo le grandissime eredità, dalla storia, alla filosofia, dall'arte alla storiografia, dal teatro alla scienza giuridica. Nel corso del libro vediamo sfilare gli amori di Zeus, "il primo molestatore seriale": Meti, Semele, Io, callisto, Leda, Europa e Ganimede...Scrive l'autrice che Ganimede sostituì Hebe, nel compito di mescere il vino agli dèi, e questo sta a significare che Zeus e Ganimede divennero una coppia di amanti stabile. Una coppia assunta a modello della coppia pederastica.
Eva Cantarella in questo testo ha affrontato un tema importante ovvero quello degli amori degli “altri”. Gli “altri” a cui la Cantarella fa riferimento sono la popolazione greca e quella latina, la cui cultura viene spesso assimilata ma non vengono presi in considerazione alcuni punti che differenziano questi due pilastri del mondo antico; come l’amore. Il modo di vivere l’amore per gli antichi era del tutto diverso dal nostro e spesso difficile da comprendere ma l’autrice guida il lettore passo passo e fa in modo che non si senta spaesato. La Cantarella svolge questa analisi amorosa attraverso la narrazione di alcune storie mitiche e non che coinvolgono chi legge. Ma soprattutto quello che mi è molto piaciuto di questo libro é il fatto che vengono proposti degli spunti del tutto nuovi di riflessione, quelli che più mi hanno colpita sono dedicati a famosi personaggi come Medea ed Edipo, per quanto riguarda il mondo greco, e Livia, moglie di Augusto, per quanto riguarda il mondo latino. Punti di vista del tutto nuovi che non avevo mai preso in considerazione ma che mi hanno piacevolmente colpita. Un libro sicuramente da leggere per capire che l’amore non é sempre lo stesso ma che cambia proprio come cambiano i costumi del tempo. E quello degli “altri” può insegnarci molte cose.
Si tratta dell'ultima opera della storica Eva Cantarella. Un libro leggero da leggere, da collocare nel suo filone divulgativo. Attraverso degli exempla, l'autrice cerca di mettere in luce le diverse tipologie di amore caratterizzanti la civiltà greca e quella romana, evidenziandone i punti di distacco. Il libro è anche l'occasione per un bel ripasso di alcune storie della mitologia e per apprendere alcuni interessanti aneddoti storici. Consigliato!
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