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Anno edizione: 2022
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Gli anni drammatici della Grande Crisi, il decennio cruciale che sconvolse il mondo, tra guerre sanguinose e l'affermazione dei regimi fascisti e nazisti nel cuore dell'Europa, in un formidabile romanzo corale. Avventure intellettuali e artistiche, sentimenti e passioni travolgenti, ideologie e distruzione. Una galleria di amori splendenti e illusioni perdute, da Marlene Dietrich a Jean-Paul Sartre, da Thomas Mann ad Anaïs Nin, da Zelda e Francis Scott Fitzgerald a Salvador e Gala Dalí
«Lussuria, ebbrezza e amore come controcanto al nazionalsocialismo: dall'autore bestseller Florian Illies un libro sui bohémien degli anni venti» – Der Spiegel
«Illies declina in modo brillante il format della rivista teatrale in un libro di storia culturale. Divertente e mai polveroso. Empatico e poco accademico» – Die Welt
«"L’amore al tempo dell’odio" non è un romanzo e non è nemmeno un saggio. È qualcosa di più: un autentico affresco dell’epoca, attraverso cui l’autore restituisce con la precisione, si direbbe, di un cronista il senso dell’immenso falò che sta per divorare l’Europa e i suoi protagonisti.» – Stefano Folli, Robinson - la Repubblica
Il decennio tra il 1929 e l'inizio della seconda guerra mondiale vede convivere grandi amori con il montare dell'odio che si insinua nella società tedesca ed europea fino a innescare un conflitto devastante. Lo spartiacque è il 1933 che, tra roghi di libri e terribili piani di sterminio, mette davvero fine agli «anni ruggenti». Per raccontare un mondo in cui a relazioni libere e disinibite, e a una creatività senza pari, si affianca la plumbea moralità imposta dal nuovo ordine, Florian Illies torna a intrecciare macro e microstoria in un ambizioso mosaico, un'indagine avvincente sulle tracce di protagonisti e comprimari della scena artistica e letteraria. Mentre Pablo Picasso ritrae la sua giovane amante Marie-Thérèse Walter, Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir gustano cheesecake al Café Kranzler di Berlino, Bertolt Brecht e Helene Weigel scelgono l'esilio, come Katia e Thomas Mann, Henry Miller e Anaïs Nin vivono notti folli a Parigi e quelle trascorse a Capri da Walter Benjamin in compagnia di Asja Lācis, la militante bolscevica venuta dalla Lettonia, hanno un epilogo ben diverso da quello che lui avrebbe sperato. Fra retroscena e risvolti inesplorati, matrimoni fittizi e fughe disperate, con la sua maestria narrativa Illies fa risplendere le atmosfere patinate di un'epoca di fermento restituendo i colori accesi della vita a immagini che siamo abituati a vedere in bianco e nero, in un viaggio nel passato che presenta non poche affinità con i nostri tempi incerti: «Nessuno crede più al futuro, in quel 1929. E nessuno ricorda volentieri il passato. Per questo si abbandonano tutti senza remore al presente».
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Gli anni drammatici della grande crisi e del decennio che precede la seconda guerra mondiale in una avvincente galleria di amori e relazioni.
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