Per assicurarci della nostra umanità tendiamo a definire ciò che non siamo in termini puramente negativi: lo rendiamo non umano. Nei casi psicotici, in cui il sentimento d'identità è molto fragile, questa bipartizione non regge. "L'essere umano è un'entità le cui identificazioni col non umano rivestono un'importanza enorme. Ma quanto più un soggetto è malato, tanto più è ristretta la sua idea di ciò che è un essere umano e dunque tanto più fragile risulta il suo sentimento di essere tale. Lo schizofrenico confina l'umanità in un ambito estremamente limitato o meglio è lui stesso ad esservi confinato". Un'indagine sul significato psicologico dell'ambiente non umano basata sul materiale clinico raccolto nella clinica di Chestnut Lodge.)
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