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Un libro che racconta la scoperta di sé e del sesso, il peso della diversità in un mondo spesso ostile. Susan Swan parla di rabbia e lotta di genere con una penna incisiva e al tempo stesso ironica e leggera.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
non mi è piaciuto cosi tanto....ho preferito il film...l'argomento è interessante ma non mi ha emozionato come il film....
Ho amato la prima parte di questo romanzo: la caratterizzazione della figura di Mouse, protagonista, io narrante è sublime, l'ho adorata. Ho adorato la sua capacità di ironizzare sul suo aspetto, la cautela con cui racconta del padre che adora, nonostante le assenze, nonostante le distanze. Mi sarebbe piaciuto averla come compagna di stanza. Il racconto delle vicende non mi ha fatto lo stesso effetto. La magia delle prime pagine è sparita, ed è paradossale come Mouse, così timida e poco incline a parlare di sé, sia riuscita a coinvolgermi tanto nel suo mettersi a nudo. L'intenzione dell'autrice è nobile, ma non mi è arrivata: mi ha lasciato le idee un po' confuse, come a Mouse, ma forse è proprio questo l'effetto che l'autrice auspicava nel lettore: suscitare lo smarrimento adolescenziale, spronare a cercare noi stessi, anche quando, da adulti, siamo convinti di averlo trovato.
Scritto nel 1993 con il titolo originale di “The Wives of Bath”, in omaggio a una novella del poeta inglese Geoffrey Chaucer. È il racconto, in prima persona, dell’anno in cui la tredicenne Mary Bradford, soprannominata “Mouse”, trascorre nel Collegio Femminile di Bath, in Canada Siamo nel 1963, l’anno dell’attentato a Kennedy, e proprio il Presidente degli Stati Uniti riveste un ruolo speciale nella vita di Mouse. Un altro posto esclusivo lo occupa Alice, la sua gobba, causatale da una poliomielite nell’infanzia, che è la sua alleata e confidente. Nell’istituto intreccia un’amicizia con la gentile e bellissima Victoria – “Tory” – Quinn e la ribelle Pauline Sykes. Quest’ultima è talmente innamorata di Tory al punto di compiere un gesto estremo che sfocerà in tragedia. Grazie a queste amicizie, in particolare quella con Pauline, che le svela la patina di ipocrisia e ottusità che avvolge il mondo maschilista e che costringe le donne in ruoli stereotipati, Mouse acquisterà maggiore consapevolezza e maturerà una nuova visione della realtà. L’altra metà dell’amore è un romanzo di formazione, in cui protagoniste sono le emozioni, la scoperta dell’amore e della sessualità. Ma, attenzione non si tratta di una banale storia d’amore omossessuale. Va ben oltre. È molto di più. C’è il rifiuto dell’identità femminile come reazione alla cultura maschilista e patriarcale dominante, che sbarra ogni strada che la donna tenta di intraprendere per emanciparsi e non accetta le diversità C’è il grido di ribellione, c’è la richiesta di affermazione di pari opportunità e diritti tra uomo e donna, c’è il desiderio di realizzazione in ogni aspetto della vita, e non essere solamente moglie e madre o zitella. Il tutto è narrato da Susan Swan con sensibilità e uno stile che sa far convivere toni leggeri e ironici con altri più drammatici e commoventi, in una struttura complessa e ricca di colpi di scena.
Recensioni
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