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E' il catalogo della bellissima mostra allestita a Firenze alla fine del 2007 nel Museo degli Argenti, che presentava, nelle splendide sale dell 'Appartamento d'estate dei Granduchi, decorate in parte da affreschi dello stesso Furini (schedati nel libro), una trentina di dipinti e alcuni dei più bei disegni di questo pittore. E' da dire che il Furini è certamente il più grande dei pittori fiorentini del Seicento, noto per la sensualità e magia delle sue figure femminili, e per i suoi colori sfumati e delicatissimi. In questa esposizione, poi , curata benissimo dal Maffeis, autore di un lungo racconto biografico e di tutte le schede dei dipinti, erano presenti praticamente solo capolavori, opere di indiscussa autografia (tranne solo un paio di casi). Il rifiorire degli studi sulla piitura fiorentina del '600, cominciato negli anni '80, ha raggiunto un apice in questo 2010 con l'uscita, per meritoria iniziativa dell'antiquario Gianfranco Luzzetti, che si è fatto editore, del catalogo ragionato "Francesco Furini e i furiniani", dovuto al grande studioso Giuseppe Cantelli che ci stava lavorando da più di trent'anni. Libro certo più lussuoso, anche per veste tipografica ed uso di bellissima carta vergata, e destinato a un pubblico di amatori. Uscito in sole 400 copie numerate (io posseggo la numero 204!) , è da cercarsi nei siti di librerie specializzate. In esso, oltre ad apparire tutte le altre opere non presenti nel catalogo della mostra (moltissimi inediti, riprodotti anche a colori), c'è anche un approccio critico spesso in disaccordo coi curatori della stessa; ma questo certamente è un bene per gli studi. Segnalo anche che un paio di anni fa, per i tipi di Artema (Torino), è apparso anche il libro di Francesca Baldassarri relativo al maggiore discepolo di Furini, Simone Pignoni.
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