L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ingredienti: un detective svizzero decadente e decaduto, un celebre quadro rubato ad una vecchia ereditiera, una coppia di clandestini sudamericani come aiuto nelle indagini, un hotel pieno di amori, segreti, vendette come sfondo delle ricerche. Consigliato: a chi vive con più esigenze che mezzi, a chi trasforma le sconfitte in trofei.
Confesso di averlo scelto quasi per caso per la piccola mole, prima di un viaggio. L' ho trovato noioso e anche ripetitivo, le "complicazioni" del caso non creano nessuna suspense. Al ritorno l'ho abbandonato nella tasca del sedile dell'aereo...
Suter è uno di quegli autori che scrive sempre lo stesso libro, ma ha il pregio di non annoiare il lettore. Qui troviamo il raffinato Von Allmen, agiato signore che ha comunque visto ben altri splendori, con il suo tuttofare guatemalteco alla loro terza avventura investigativa, che come si capirà alla fine del libro, non sarà l'ultima. Come al solito il mondo descritto da Suter ruota attorno a grandi ricchezze, uomini e donne anziani e potenti che si muovono in un'atmosfera raffinata e decadente, personaggi démodé quel tanto che pasta per renderli originali. Il bello di Suter è la sua capacità di descrivere questa dimensione, che evidentemente gli è familiare, nei dettagli. Ci sembra di entrare in questo hotel in cui è ambientata la vicenda, vederne i pesanti tendaggi e i velluti, i salottini privé con divani biedermaier e solerti camerieri che annuiscono discretamente al tocco di un dito sul bicchiere servendo celeri un altro cocktail. Inoltre l'autore non manca mai di adornare il racconto con qualche suggerimento letterario, mettendo in mano a quel personaggio "Un americano tranquillo" o le poesie di Rainer Brambach. Lo stesso con le suggestioni musicali suonate nella hall dal pianista. Il resto è quasi un pretesto. La stessa agenzia investigativa è la più strampalata che si possa immaginare e Suter stesso ironizza parlando di vari reparti quando a rispondere al telefono e sempre e solo Carlos. La vicenda ruota attorno ad un quadro come ne L'ultimo dei Weynfeldt, romanzo più riuscito di questo. E forse anche il quadro è un pretesto per Suter che ci fa così conoscere Fantin-Latour e le sue Dalie.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore